Madrid – Avevo promesso che avrei ridotto le tasse e invece mi vedo costretto ad alzarle, le circostanze sono cambiate e mi devo adattare”, ha dichiarato il primo ministro conservatore spagnolo Mariano Rajoy. Le banche spagnole sono salve – anche se sotto la tutela delle autorita’ europee – ma il conto europeo è salato.
Nel presentare in Parlamento, a Madrid, le nuove misure di austerità, Rajoy ha annunciato la soppressione della tredicesima per i dipendenti pubblici, oltre all’aumento dell’Iva dal 18 al 21%.
Fra rialzi fiscali e tagli di spese, l’obiettivo è alleggerire il bilancio pubblico di 65 miliardi di euro in 2 anni e mezzo.
I risparmi complessivi per le casse statali derivanti da tagli alla Pubblica Amministrazione dovrebbero toccare i 3,5 miliardi di euro. Oltre alla soppressione della tredicesima, i dipendenti pubblici avranno meno giorni di ferie e verranno ridotti i permessi sindacali.
Inoltre diminuirà il numero delle imprese pubbliche ed il numero dei consiglieri locali calerà del 20% circa.
Diminuiranno anche le indennità destinate ai sindaci. Per quanto riguarda l’Iva, il tasso di base rimane al 4%, quello medio passa dall’8 al 10%.
Le banche iberiche, poi, non dovranno restituire i fondi prestati dal fondo Esm non prima di 10 anni, secondo quanto annunciato dal premier.
Sul mercato i rendimenti sul decennale spagnolo scambiano in moderato rialzo al 6,78%. Nei giorni scorsi avevano superato la soglia di non ritorno del 7%, oltre la quale Grecia, Portogallo e Irlanda si erano viste costrette a chiedere aiuti esterni.