Conti bancari, fondi comuni, opere d’arte e gioielli tutto per un valore del totale di 2,5 milioni di euro. Questo il patrimonio del Re di Spagna Felipe VI che per sua decisione ha rilevato al mondo intero a quanto ammonta il suo tesoro personale.
La decisione di rendere pubblici i beni del Capo dello Stato, che non ha precedenti in Spagna, è stata presa dallo stesso monarca come segno della “trasparenza ed esemplarità” che deve governare l’operato dei dipendenti pubblici e con l’obiettivo di “rafforzare la fiducia” dei cittadini nella Corona come ha reso noto la Casa Reale.
Re Felipe, come è investito il suo patrimonio
Per la precisione il patrimonio di Re Felipe VI di Spagna ammonta a 2.573.392,80 euro. Il patrimonio del monarca è investito per 2.267.942 euro in “depositi in conti correnti o conti di risparmio, titoli e fondi comuni” e per 305.450 euro in “oggetti d’arte, antiquariato e gioielli personali” che sono stati oggetto di perizia.
Il monarca non possiede immobili propri o beni all’estero, mentre i 2,6 milioni che Felipe VI ha in depositi bancari sono per lo più in fondi comuni senza che Felipe VI intervenga in alcun modo nelle decisioni finanziarie, precisano fonti.
Felipe VI non ha fatto altro che applicare le disposizioni delle leggi sulla trasparenza e sulle alte cariche, rispettivamente del 2013 e del 2015, dalle quali il Capo dello Stato è espressamente escluso, sebbene nulla gli impedisca di sottomettersi ad esse volontariamente. Infatti, gli alti funzionari della Casa del Re, esclusa la Famiglia Reale, avevano già pubblicato la loro dichiarazione dei beni, pur non essendo legalmente obbligati a farlo.
Il patrimonio di Felipe VI deriva dal compenso che ha ricevuto dai bilanci della Casa Reale negli ultimi 25 anni, dal 1998; prima come Principe delle Asturie e poi, dal 2014, come Re. L’importo lordo che ha ricevuto in questo quarto di secolo ammonta a 4.275.796,94 euro. Una volta pagate le tasse, Felipe VI destina parte del reddito al risparmio e alle spese personali, come il costo del college nel Galles dove studia la figlia.
La decisione di rendere noto il patrimonio del Re è stata “conosciuta e condivisa” con Governo e Partito Popolare, secondo le stesse fonti, e “comunicata” agli altri gruppi parlamentari.
Il patrimonio degli altri sovrani europei
Buckingham Palace non ha mai rivelato il patrimonio personale di Elisabetta II. Il Times ha recentemente indicato una cifra vicina ai 500 milioni di euro mentre Forbes ha parlato nel 2011 di circa 386 milioni.
Nella cifra sono incluse proprietà come il castello di Balmoral in Scozia o il palazzo di Sandringham in Inghilterra. La regina possiede anche vaste proprietà a Londra e in tutto il paese che generano considerevoli entrate agricole e urbane. Si tratta della cosiddetta Crown Estate (Real Property of the Crown), gestita da decenni dallo Stato britannico, ma gran parte dei suoi profitti vengono utilizzati per le spese della casa reale.
Nei Paesi Bassi, la ricchezza personale del re Guglielmo d’Orange è difficile da stimare in quanto il Government Information Service non pubblica ciò che considera privato e gran parte di tale ricchezza consiste in opere d’arte, gioielli, case e altri beni. al denaro. Nel 2021 la rivista olandese Quote, che presenta una lista annuale delle 500 persone più ricche dei Paesi Bassi – simile a quella stilata da Forbes su scala internazionale – stimava che la famiglia reale “avesse circa 1,2 miliardi di euro”. Lo stanziamento annuale ufficiale per il monarca corrispondente al 2022 ammonta a 6,1 milioni di euro. Di questi, 5,1 milioni corrispondono a spese per materiali e personale.
Nel 2012 il sovrano ha acquistato una villa in Grecia per la quale ha pagato 4,5 milioni di euro, secondo i media olandesi. Ha anche uno yacht modello Wajer 55, del valore di due milioni di euro. Possiede anche diversi appezzamenti nel territorio nazionale: fino a 377, anche secondo stime della stampa nazionale. Tra questi c’è la tenuta De Horsten, la maggior parte della cui terra gli è stata donata nel 2017 da sua madre, Beatriz. Ha regnato tra il 1980 e il 2013 e oggi ha il titolo di principessa. De Horsten è nelle mani della Casa d’Orange dal 1845 e ha più di 400 ettari. Non hanno dovuto pagare le tasse per l’operazione, poiché la Costituzione li esenta dall’imposta sulle successioni e sulle donazioni.