Roma – La Spagna è pronta a creare una unica “bad bank”, in cui incanalare gli asset più a rischio che minacciano il proprio sistema finanziario. E’ quanto riporta il Financial Times, ricordando che il paese di prepara a finalizzare i termini per l’accordo sugli aiuti ai suoi istituti di credito concordati dall’Unione europea.
Nella giornata di oggi, i ministri europei delle finanze si incontreranno a Bruxelles per stabilire l’iter operativo per rendere esecutive le misure che sono state approvate nell’ultimo Consiglio Ue, tra cui la creazione di uno scudo anti-spread proposta dall’Italia.
Tra gli argomenti che saranno discussi, anche le condizioni per erogare fino a 100 miliardi di prestiti alle banche spagnole.
Secondo il quotidiano britannico, la creazione di una bad bank, dunque di una unità centralizzata, renderebbe più semplice per l’Unione europea riuscire a monitorare le difficoltà in cui versa il sistema finanziario. Al momento, tuttavia, si tratta solo di una idea, visto che non ci sono ancora dettagli su chi gestirebbe una tale entità, come gli asset tossici verrebbero trasferiti in questo veicolo e quale valore tali asset dovrebbero avere.
Intanto, nel giorno della riunione dell’Eurogruppo, emergono già tensioni sulla proposta, emersa nel Consiglio europeo, di avviare una ricapitalizzazione diretta delle banche attingendo al Fondo Salva stati. Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeble ha già risposto a chi spera in questa soluzione affermando che “si stanno costruendo castelli di carta”.