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Spagna: treno deraglia a 190 km/h, 80 morti

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SANTIAGO DE COMPOSTELA (WSI) – Tra le vittime della strage di Santiago figurerebbe anche un giovane italiano, originario della Sicilia ma che vive all’estero. Lo si è appreso da fonti galiziane dei soccorritori, ma mancano conferme ufficiali. La lista delle 80 vittime finora accertate sarà diffusa alle 22.

Tragedia a Santiago de Compostela, in Spagna. Un treno ad alta velocità (Alvia), in arrivo nella citta’ della Galizia, e’ deragliato mercoledì sera a poca distanza dalla stazione, provocando una strage: il drammatico bilancio delle autorità locali è di 80 morti e 178 feriti (tra cui molti stranieri) su 222 persone che erano a bordo.

“La tragedia di Compostela – ha affermato il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti – sembra essere associata a una violazione della velocità”.

Pochi istanti dopo il disastro, uno dei macchinisti ha ammesso, in una comunicazione via radio con la stazione, che andava “a 190 all’ora. Spero che non ci siano morti – ha detto – perché me li porterei sulla coscienza. Sono umano, sono umano…”. Il limite previsto in quel tratto è di 80 km/h. Il conducente, un macchinista di 52 anni con molta esperienza, e’ stato messo sotto inchiesta formale. L’uomo non ha spiegato il motivo di una velocità così elevata, oltre il doppio di quella prevista in quel tratto, 80 km/h. Il limite è previsto perché la curva è “chiusa” e si trova subito dopo l’uscita di un tunnel, alla fine di diversi chilometri di rettilineo. Una persona che partecipò nel 2011 al viaggio inaugurale della tratta ha riferito ai media che in corrispondenza della curva il treno ebbe come un sussulto, mentre per gli 80 chilometri precedenti era rimasto stabile. I tecnici della procura, delle ferrovie e del ministero sono al lavoro per accertare le cause che hanno determinato la tragedia: se si tratti di un errore umano, di un guasto tecnico oppure di una coincidenza di entrambe le cose.

[ARTICLEIMAGE] Rajoy, due inchieste in corso su incidente – Il presidente del governo spagnolo Mariano Rajoy ha detto che sono in corso due inchieste sull’incidente ferroviario vicino a Santiago de Compostela: una giudiziaria a e una della commissione sugli incidenti ferroviari del ministro delle infrastrutture. Le due inchieste sono naturalmente coordinate, ha detto Rajoy in Tv. Il premier spagnolo ha annunciato tre giorni di lutto nazionale in Spagna. Visibilmente addolorato, Rajoy si è recato sul punto in cui la motrice è uscita dai binari e poi dai tecnici e dai responsabili della Renfe, la società che gestisce le ferrovie spagnole, si è fatto spiegare com’è avvenuto il deragliamento e quali potrebbero essere le cause. Nella sua visita Rajoy è stato accompagnato dal ministro dello sviluppo, Ana Pastor – dalla notte scorsa a Santiago – e dal presidente della Galizia, Alberto Nunez Feijoo.

Re Juan Carlos di Spagna e il principe ereditario Felipe hanno sospeso le loro attività ufficiali “per lutto”.

Alla Farnesina non risulta la presenza di un gruppo di italiani sul treno deragliato vicino Santiago de Compostela, come riferito da alcune fonti stampa.L’informazione data da fonti spagnole sulla presenza di un italiano a bordo del treno deragliato vicino Santiago de Compostela è in corso di verifica da parte del ministero degli Esteri italiano. Fino a questo momento le autorità spagnole non hanno fornito una lista dei passeggeri.

Papa Francesco, in un telegramma di cordoglio inviato all’arcivescovo di Santiago de Compostela, mons. Julian Barrio Barrio, si dice “profondamente addolorato” per il tragico incidente ferroviario di ieri sera. “Con sentimenti di intenso dolore”, il Pontefice invia a “quanti hanno sofferto questa disgrazia e ai loro familiari” la sua “vicinanza spirituale”, il suo “fraterno affetto” e la sua “emozionata solidarietà”.

Impressionanti le immagini dell’incidente – tale lo considera per il momento il governo spagnolo – di cui non si conoscono ancora con certezza le cause, avvenuto alle 20.40 locali circa all’imbocco di un viadotto, all’altezza di una curva molto stretta: tutti i 13 vagoni del convoglio, in viaggio fra Madrid e Ferrol con 240 persone a bordo, sono usciti dai binari, schiantandosi con un boato secondo il racconto di testimoni, alcuni dei quali hanno parlato di ”un’esplosione”.

Diversi vagoni si sono piegati su un lato, mentre almeno uno si e’ ribaltato e ha preso fuoco. Le prime foto hanno potuto mostrare anche alcuni corpi senza vita coperti alla meno peggio e feriti attorno ai quali si affannavano i soccorritori. Il disastro ha oscurato il giorno d’avvio dei festeggiamenti in vista della ricorrenza di San Giacomo, patrono di Spagna e della Galizia, il cui legame con la città fa di Santiago de Compostela una delle grandi mete del pellegrinaggio cristiano in Europa, con visitatori da mezzo mondo.

La festa cade giovedì 25 luglio, ma é annunciata secondo la tradizione dai rintocchi delle campane della Cattedrale già il 24, alla vigilia, e si doveva protrarre nella notte e poi per un’intera settimana con riti ed eventi: le celebrazioni ovviamente sono state immediatamente cancellate dalle autorità locali, mentre la zona del deragliamento si è subito affollata rapidamente di ambulanze e squadre di soccorso. E’ molto probabile che sul treno viaggiassero molti cittadini stranieri.

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Sono almeno 80 le persone decedute nel deragliamento del treno avvenuto ieri a Santiago di Compostela, nel nord-ovest della Spagna. Altre 143 persone sono rimaste ferite.

Si tratta di uno dei più gravi incidenti ferroviari nella storia del paese che, secondo i media, potrebbe essere stato causato dall’eccessiva velocità. Coinvolti anche passeggeri italiani, secondo El Mundo. Il quotidiano aggiunge che le autorità spagnole sono già in contatto con il governo italiano per contattare le famiglie.

La Farnesina per ora smentisce, pur riferendo che sul posto sono in corso verifiche circa l’eventuale “presenza di un nostro connazionale sul treno”. Sul luogo dell’incidente si sono recati l’ambasciatore Pietro Sebastiani e il nostro console onorario. Dalle autorità spagnole, fanno sapere dal ministero degli Esteri, “non è stata ancora consegnata una lista dei passeggeri”.

Diversi testimoni hanno riferito di una forte esplosione. “Ero a casa e ho sentito come un tuono, molto forte, poi ho visto molto fumo – ha raccontato Maria Teresa Ramos, una donna di 62 anni che vive a pochi metri dal luogo dell’incidente – è stato un disastro. Le persone urlavano. Siamo tutti andati a cercare coperte e asciugamani per aiutare i feriti. Nessuno aveva mai visto niente del genere qui”.

L’incidente è avvenuto alle 20.42 su un tratto della rete ad alta velocità, dopo una curva molto pronunciata a circa quattro chilometri dalla stazione di Santiago di Compostela, la città di pellegrinaggio nota in tutto il mondo. Diverse carrozze sono uscite dai binari. Erano 222 le persone a bordo; il tribunale regionale della Galizia ha riferito di 77 morti e 143 feriti, precisando però che si tratta di un bilancio ancora provvisorio.

Il treno era partito da Madrid diretto a El Ferrol, sulla costa atlantica. Sebbene non si conoscano ancora le cause dell’incidente, la stampa ha già puntato il dito contro l’eccessiva velocità. ‘Alta velocità fatale’, titola oggi El Mundo, sostenendo che il treno andava a 220 chilometri all’ora; secondo El Pais, il treno avrebbe imboccato la curva a 180 chilometri orari.

Un portavoce dell’azienda ferroviaria spagnola Renfe ha dichiarato che è in corso un’inchiesta, sottolineando che si conoscerà la velocità del treno una volta analizzate le scatole nere.

L’incidente è avvenuto alla vigilia della festa di San Giacomo, patrono dei galiziani: le autorità hanno annullato tutte i festeggiamenti in programma.

Oggi, sul luogo dell’incidente è atteso il premier Mariano Rajoy, originario proprio di Santiago di Compostela. “Voglio esprimere il mio affetto e la mia solidarietà alle vittime del terribile incidente ferroviario di Santiago”, ha scritto su Twitter. Da Rio de Janeiro, Papa Francesco ha invitato a pregare per le vittime e le loro famiglie.

L’incidente è uno dei più grave mai accaduti in Spagna. Nel 1944, una collisione in Galizia tra un treno proveniente da Madrid e una locomotiva causò centinaia di morti; nel 1972, 77 persone morirono nel deragliamento di un treno partito da Cadice e diretto a Siviglia. (TMNews)