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Spagna vuole tagliare tasse ma Europa non glielo permette

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MADRID (WSI) – La Spagna potrebbe ridurre nuovamente le tasse. A dirlo il premier uscente Mariano Rajoy, in piena campagna elettorale in cui promette un nuovo round di tagli fiscali. Una promessa che fa infuriare Bruxelles e il rischio di arrivare ad una resa dei conti è molto alto. Dopo un lungo periodo di austerità la Spagna ha il desiderio di scrollarsi di dosso paure e timori e da qui la promessa del premier uscente qualora venisse rieletto. 

“All’inizio del mandato abbiamo alzate le tasse e nel 2015 abbiamo abbassato sia l’imposta sul reddito che le imposte sulle società. Se le entrate fiscali continueranno a salire come sta accadendo ora, possiamo pianificare un altro taglio fiscale”.

Così parla il premier Rajoy in un’intervista al quotidiano Financial Times in vista delle prossime elezioni in programma il 26 giugno dopo quelle tenutesi a dicembre che hanno visto la vittoria del Partido Popular del premier che però non ha potuto contare sulla maggioranza di governo. Da quelle elezioni è uscito vittorioso il partito Podemos di Pablo Iglesias, la vera novità in campo politico in Spagna.

Intanto Bruxelles mette in conto le parole di Rajoy dette proprio nel momento in cui la Commissione europea starebbe valutando una procedura di infrazione contro la Spagna per l’eccessivo deficit di bilancio. La Spagna, infatti, ha registrato nel 2015 un deficit del 5,1% del Pil, rispetto a un obiettivo del 4,2%. Nonostante il premier abbia assicurato di voler mantenere l’impegno ad abbassarlo, ora queste nuove dichiarazioni sul taglio delle tasse rischiano di minare il fragile equilibrio tra Spagna e Europa.

“Abbiamo abbassato il deficit di 4,3 punti percentuali in quattro anni, anche se ne abbiamo trascorso due in recessione…Nessuno può dire che la Spagna non è disposta a rispettare le regole del gioco e fare bene le cose”.

Si promette quindi un duro braccio di ferro tra la Spagna e l’Unione europea. Con l’occasione il premier Rajoy parla anche del rischio Brexit:

“Sarebbe un male per l’Eropa se il regno Unito se ne va ed io onestamente credo che sarebbe un male anche per il Regno Unito”.