Quanto fa 2+3 ?Attimi di concentrazione, poi il braccio lento e preciso si muove e scrive la cifra “5”.
Cosa c’è di strano?
Niente, se non fosse che l’intera operazione è stata compiuta da un cervello composto da “appena” due milioni e mezzo di neuroni, considerando che il cervello umano ne ospita all’incirca 86 miliardi.
Secondo quanto riporta la rivista Nature, il “cervello artificiale” si chiama Spaun, acronimo che sta per Semantic Pointer Architecture Unified Network, ed è stato realizzato dai ricercatori della University of Waterloo in Canada.
Le varie cellule nervose sono suddivise in gruppi che corrispondono alle parti del cervello che visualizzano ed elaborano le immagini, controllano i movimenti e memorizzano i ricordi a breve termine.
Spaun è preciso quasi quanto l’uomo e tende a compiere i suoi stessi errori: ricorda meglio le cifre iniziali e finali e tende a dimenticare quelle al centro.
In futuro il “cervello artificiale” potrebbe rappresentare una sofisticata piattaforma per ampliare la conoscenza su quello umano. Tant’è che invecchia proprio come fa il nostro: i ricercatori, infatti, hanno disattivato alcuni neuroni di Spaun alla stessa velocità di un cervello umano che invecchia e hanno verificato un progressivo declino cognitivo.