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Speculazione mercati: Intrade al bando in America

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New York – Finirà davanti ai giudici di un tribunale federale di Washington. Intrade, l’operatore online ha permesso agli investitori di prendere posizione sui derivati. Nessuna pietà: è stata citata in giudizio da parte della Commodity Futures Trading Commission, l’autorità americana di vigilanza sugli scambi di futures e opzioni. E nessuno avanza ipotesi su come andrà a finire questa storia.

Fra settembre 2007 e giugno 2012 Intrade avrebbe permesso a milioni di investitori americani di scommettere sui futures dei prezzi di oro e petrolio. Peccato che nel 2005 si fosse impegnato a smettere di portare avanti queste attività. Per la CFTC non ci sono dubbi: Intrade ha operato violando consapevolmente le norme indicate dalla Dodd-Frank Act, la riforma finanziaria passata dal Congresso e firmata in legge dal presidente Barack Obama nel 2010, ideata proprio per reprimere gli abusi nelle vendite dei derivati.

Per questo, dicono le autorità di regolamentazione americane, la punizione dev’essere esemplare: si parla di un’ingiunzione permanente a carico di Intrade per evitare che la società che ha sede a Dublino lo faccia una seconda volta.

Nell’attesa del giorno del giudizio il gruppo ha ammesso di essere stato messo fuori gioco. Il comunicato è scarno: “Intrade non può più effettuare investimento per conto di cittadini residenti degli Stati Uniti. Comprendiamo che questo annuncio sia una sorpresa e una delusione e ci scusiamo per il breve preavviso, ma agiremo in maniera veloce per affrontare la questione”.