NEW YORK (WSI) – Continuano inarrestabili le vendite sull’oro che, nelle contrattazioni odierne, sono scese per la prima volta dal marzo 2010, sotto quota 1.100 dollari all’oncia. Secondo gli analisti il minimo non è ancora stato toccato, prevedendo così una fase di ulteriore discesa.
L’ultima ondata di vendite che ha colpito il metallo prezioso è stata innescata da vendite speculative sul Shanghai Gold Exchange. Lo ha confermato alla CNBC, Victor Thianpiriya, stratega delle materie prime presso ANZ, che ha detto. “Circa 5 tonnellate di oro sono state vendute nel giro di due minuti. Il volume giornaliero della scorsa settimana è stato di circa 25 tonnellate. E ‘evidente che tali vendite non sono state guidate dai fondamentali perché, in quel momento il dollaro americano era fermo”.
Per Norbert Ruecker, analista di Julius Bear, “la recente debolezza dell’oro va riportata ad una serie di fattori non ultimo la forza del dollaro ma anche al raggiungimento della soglia psicologica raggiunta dal platino che è sceso sotto quota 1.000 dollari”. (mt)