New York – Fino a quando i maggiori hedge fund al mondo speculeranno al ribasso contro l’euro, la moneta unica ha poche speranze di tornare a guadagnare terreno contro le principali valute rivali.
Dopo aver testato i minimi di due anni, la moneta unica sta tentando di riscattarsi contro il dollaro, arrampicandosi sopra $1,25. Ma gli ultimi dati sulle attivita’ dei fondi speculativi fanno pensare a una nuova fase ribassista per la divisa.
Le scommesse contro l’euro anno raggiunto un nuovo record la settimana scorsa. Le crescenti preoccupazioni circa lo stato di salute sia fiscale sia economico della Spagna, unita all’incertezza in vista delle imminenti elezioni in Grecia, hanno rotto le ultime stoiche resistenze dell’euro.
Per gran parte della crisi del debito sovrano la valuta aveva resistito alle pressioni, ma nel solo mese di maggio il calo nei confronti della moneta statunitense e’ stato di ben il 6,6%. Si tratta del peggior risultato degli ultimi otto mesi.
Da ieri l’euro sta tentando di riscattarsi – favorito in particolare dai dati disastrosi sul mercato del lavoro Usa, pubblicati venerdi’ – ma questo non ha impedito ai fondi hedge di aumentare il numero di scommesse ribassiste.
Come evidenziano i dati della Commodity Futures Trading Commission Usa, pubblicati venerdi’, le posizioni short nei confronti della moneta unica – che consentono di incassare guadagni in caso di una flessione del valore della valuta – sono aumentate a quota 13.627. I dati della settimana conclusasi il 29 maggio hanno surclassato le posizioni lunghe di ben 203.415 contratti.
Sui mercati valutari, oggi l’euro ha aperto in rialzo a 1,2494 dollari, dopo aver toccato il massimo da una settimana a quota 1,2542 dollari, e 98,03 yen. Gli investitori guardano con fiducia a un’imminente conference call di emergenza del G7 finanziario, dal quale si attendono iniziative per affrontare la crisi del debito europea.