Nove miliardi euro. A tanto ammontano, secondo l’ultima analisi di Coldiretti effettuata sulla base dei dati sull’inflazione diramati dall’ Istat, i rincari a cui devono far fronte le famiglie italiane per la spesa alimentare. La colpa è dell’esplosione del costo del gas ha un impatto devastante sulla filiera dal campo alla tavola, in un momento in cui con la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate in miliardi di euro pari al 10% della produzione.
Il conto più salato arriva dall’acquisto della verdura che quest’anno costerà complessivamente alle famiglie dello Stivale 1,97 miliardi in più, e precede sul podio pane, pasta e riso, con un aggravio di 1,65 miliardi, e carne e salumi, per i quali si stima una spesa superiore di 1,54 miliardi rispetto al 2021.
Spesa alimentare: Milano da salasso, a Napoli si spende quasi la metà
Se l’aumento dei costi del carrello della spesa riguarda tutta la Penisola, a sentire il peso maggiore saranno i milanesi. Il capoluogo lombardo si conferma la città più cara dove fare la spesa alimentare, a Napoli si spende circa la metà.
Il dato emerge da una indagine del Codacons che ha messo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e prestazioni nelle principali città italiane, per capire come cambia lo scontrino medio degli italiani a seconda della zona di residenza.