NEW YORK (WSI)- Dallo scoppio della crisi finanziaria gli investimenti privati nelle economie avanzate sono andati a picco. E’ la fotografia scattata nell’ultimo outlook del Fondo Monetario Internazione da cui emerge che, dal 2008 a oggi, le spese delle aziende nei paesi industrializzati hanno subito una contrazione del 25% rispetto al periodo pre-crisi. E, cosa ancora più grave, finora non hanno dato segnali di ripresa. “Si tratta di un risultato coerente con l’idea che in sistema finanziario debole e deboli bilanci le imprese hanno tirato la cinghia sul fronte degli investimenti”, si legge nell’outlook
Dopo il boom registrato nella prima metà degli anni 2000, anche nei paesi emergenti si è registrato un rallentamento degli investimenti. Si è trattato tuttavia di una frenata meno evidente e concentrata solo negli ultimi anni.
Nelle indagini – si legge nel report dell’Fmi – le aziende citano spesso bassa domanda come il fattore dominante alla base della contrazione. Tuttavia “al di là di debolezza dell’attività economica hanno giocato un ruolo fondamentale anche l’instabilità politica, come quella registrata nell’area euro durante il picco della crisi del debito sovrano 2010-11. In particolare, le imprese in settori che si basano più su fondi esterni, come quello farmaceutico, hanno visto un calo più ampio degli investimenti”. (mt)