Nuova e improvvisa fiammata dello spread Btp/Bund in area 150 punti nel pomeriggio al termine della conferenza stampa della presidente della Bce Lagarde a seguito della prima riunione di politica monetaria del 2022.
Spread, l’inflazione adesso preoccupa la Bce
Nel corso dell’incontro con la stampa finanziaria è emersa tutta la preoccupazione dei vertici della Bce per l’elevata inflazione della zone euro che si è portata al 5%. In particolare, la Lagarde ha affermato che “l’inflazione dovrebbe rimanere elevata più a lungo di quanto previsto”, che “i rischi sono orientati al rialzo ” e che “la preoccupazione del board Bce è unanime”. Insomma tutto il contrario di quanto sostenuto fino alla scorsa settimana dai vertici di Francoforte.
La Presidente, a domanda diretta sulla possibilità di alzare i tassi quest’anno, ha affermato di “non fare mai promesse senza condizioni” evitando di rispondere, come avvenuto nel recente passato, che è improbabile e specificando che la “conditio sine qua non” è la conclusione dei piani di acquisto sul ritmo dei quali una decisione potrebbe essere presa a marzo.
Secondo gli analisti di MPS Capital Services “l’idea di una possibile accelerazione nell’uscita dalle misure ultra-espansive, ha portato ad un marcato rialzo dei tassi governativi, dell’Eurodollaro e dei rialzi prezzati dal mercato OIS, arrivato a prezzare 10 pb a giugno e 40 pb entro dicembre 2022”.
Lagarde ha poi cercato di tranquillizzare i mercati aggiungendo che, nel caso in cui ci fosse una fiammata degli spread, la Bce “avrebbe comunque tutti gli strumenti per intervenire”.
Oggi la Bce ha confermato, nella prima riunione di politica monetaria del 2022, il tasso principale dell’Eurozona allo zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%.