NEW YORK (WSI) – A breve nelle sale cinematografiche uscirà “Gli Stagisti”, commedia americana molto divertente su due venditori che si vedono improvvisamente chiudere la propria azienda e che, rimasti senza lavoro, decidono di provare a fare uno stage a Google.
Il film è stato girato nella meravigliosa sede dell’azienda a Mountain View, soleggiata cittadina della Bay Area a San Francisco e, a detta di molti, potrebbe sbancare i botteghini nella prossima stagione cinematografica.
Ma nella realtà, è così difficile come sembra fare uno stage a Google e, se lo fosse, a cosa porta? Secondo un recente studio realizzato dalla National Association of Colleges and Employers, un internship nella azienda americana è un trampolino di lancio ideale per la propria carriera.
Linkiesta spiega che tra i diversi i motivi, primo fra tutti, é quello che, a differenza del film, lo stage è retribuito e non si tratta di una somma qualunque.
Se si riescono a superare i difficilissimi colloqui di ammissione, infatti, i più complicati e cervellotici insieme a quelli per entrare in Amazon, si può ottenere una retribuizione di anche 4.300 dollari al mese, cifre che in Italia si vedono a fatica per i lavoratori full time.
Secondo lo studio, poi, Google tratterebbe gli stagisti meglio degli impiegati a tempo pieno, perché riesce a instaura un rapporto stretto ed un continuo confronto alla pari con i suoi dipendenti.
Inoltre, secondo i resoconti forniti da alcuni ex stagisti, non ci sarebbe nemmeno lo stress di una competizione agguerrita tra pari grado. Anzi, l’ambiente viene descritto come “amichevole e stimolante”. Insomma, il contrario di quanto avviene in molte aziende italiane.