ROMA (WSI) – Potremmo gustarlo forse nel 2016 il primo Frappuccino di Starbucks a Milano. Dopo circa 20 anni, il fondatore della più grande catena di caffetteria americana, Howard Schultz, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, avrebbe trovato il modo di vendere nella patria del caffè, l’Italia, la versione yankee, il frappuccino, il caffè all’americana che si beve per strada in un bicchiere di carta.
Da circa un anno la Starbucks sarebbe in trattativa con Antonio Percassi, guru dei centri commerciali che, se l’accordo andrà a buon fine, dovrebbe svolgere il ruolo di franchising partner per l’Italia.
La formula che l’imprenditore bergamasco e il fondatore Schultz starebbero valutando per attirare i clienti italiani si basa sulla potenza dell’hi-tech e nell’offerta digitale: in sostanza l’idea è selezionare location di affari nel centro città, dove si incontrano banchieri, imprenditori e professionisti che dialogano in modo riservato e hanno sempre necessità del wi-fi.
Entro Natale la firma dell’accordo.
