NEW YORK (WSI) – Le armi da fuoco non sono più benvenute nelle caffetterie Starbucks. Lo rende noto la stessa catena di bar statunitense, che però non ha emesso un vero e proprio divieto contro il trasporto di pistole e fucili nei suoi punti vendita.
Questo perché Starbucks deve muoversi con cautela fra chi sostiene la necessità di controlli rigidi sulla vendita delle armi e chi appoggia il diritto a possedere pistole in virtù del principio dell’autodifesa. Nel corso di un’intervista, il ceo di Starbucks Howard Schultz ha detto che la decisione di chiedere ai clienti di non portare armi nelle caffetterie è il risultato della crescente frequenza degli appuntamenti noti come ‘Starbucks Appreciation Days’, organizzati dai pro armi, che si riuniscono nei bar portando le pistole.
Schultz ha dichiarato che tali eventi hanno fatto passare un messaggio erroneo sulla posizione della società in merito e afferma che le dimostrazioni “hanno messo a disagio i nostri clienti”. Il ceo spera che le persone rispetteranno la richiesta di non portare armi, ma ha aggiunto che il personale “non chiederà di andarsene” a chi non lo farà. (LaPresse/AP)