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Start-up italiane alla conquista degli Stati Uniti, una mano da Export Usa

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NEW YORK (WSI) – Sostenere le piccole e medie imprese italiane guidate da giovani imprenditori che puntano al mercato statunitense. Questo l’obiettivo di Progetto Start-Up, un programma di Export USA, società di consulenza che aiuta le pmi a sbarcare negli Stati Uniti.

ExportUSA, infatti, selezionerà il progetto più interessante tra quelli che si candideranno e si occuperà gratuitamente di tutte le questioni amministrative e burocratiche necessarie per l’ingresso di una società italiana negli Stati Uniti: costituzione di una Corporation (la società di diritto statunitense), richiesta del numero fiscale, apertura del conto corrente con Bank of America, espletamento di tutti gli atti societari necessari per l’avvio delle operazioni negli Stati Uniti della corporation, costituzione delle posizioni con il fisco federale americano [IRS] ed eventualmente con le altre agenzie fiscali, domiciliazione della società americana presso gli uffici di ExportUSA di New York ed apertura del merchant account, lo strumento necessario per poter ricevere pagamenti con carta di credito.

A tutti i neo o futuri imprenditori che si candideranno, inoltre, ExportUSA offrirà una consulenza personalizzata e l’espletamento di tutte le pratiche per aprire una società in America al prezzo agevolato di 1.000 euro.

“In Italia – dichiara Lucio Miranda, presidente di ExportUSA – ci sono più di 1600 start-up innovative (secondo alcune stime, si parlerebbe addirittura di 3.000). Molte di loro, però, non avendo le risorse sufficienti per concretizzare il progetto, hanno due strade per monetizzare e rendere il loro progetto operativo: possono decidere di affidarsi ad un unico investitore o trovare tante micro-donazioni (il crowdfunding, appunto) che coprano la cifra necessaria per partire. In Italia, infatti, manca quasi totalmente una rete di business angels che possa supportare le start-up nella fase più delicata ed economicamente più difficile dell’attività, quella iniziale. Proprio per questo, dunque, abbiamo scelto di mettere a disposizione di giovani talentuosi la nostra professionalità e la nostra consulenza ad un prezzo accessibile, promuovendo – grazie al finanziamento “dal basso” attraverso Kickstarter – le idee imprenditoriali vincenti sul vasto territorio americano”.

“I numeri di Kickstarter – continua Lucio Miranda – sono assolutamente incoraggianti: $1.104.532.363 dollari totali raccolti, 145.641 progetti lanciati e 6,130,571 di sostenitori totali attivi sul sito (di questi, 1.824.417 hanno sostenuto più di un progetto). Non solo. Ad oggi, il 62% dei progetti lanciati su Kickstarter ha completato la raccolta fondi ed il tasso di successo si aggira intorno al 44%” .

Per partecipare, basta inviare una mail a ExportUSA (all’indirizzo info@exportusa.us) – entro e non oltre il 30 settembre 2014 – con un link al proprio sito e/o con una presentazione dettagliata del progetto.

Il crowdfunding in Italia. In Italia, si contano 54 piattaforme di crowdfunding, di cui 41 attive e ben 13 in fase di lancio, con un incremento del 30% in soli sette mesi. Il valore complessivo dei progetti finanziati attraverso le piattaforme supera i 30 milioni di euro: sette milioni solo da ottobre 2013 ad oggi e 11 milioni nei dodici mesi precedenti (ottobre 2012-ottobre 2013).

I progetti presentati alle piattaforme italiane sono oltre 50mila, di cui circa 1/3 vengono pubblicati e tra questi circa il 35% in media viene realmente finanziato: un dato significativo, ma di gran lunga inferiore al resto del mondo. Secondo i dati diffusi recentemente da Massolution (una società di ricerca e consulenza specializzata in soluzioni di crowdsourcing) a livello mondiale sono stati raccolti, infatti, solo nel 2013, oltre 5 miliardi di dollari.