Una società radiofarmaceutica fondata da un italiano e basata in Francia ha ricevuto un’offerta di acquisto del colosso Novartis, con un protocollo d’intenti per il 100% della società, del valore di 3,9 miliardi di dollari. La società in questione è la Advanced Accelerator Applications (Aaa), “leader nei prodotti diagnostici e terapeutici innovativi nel campo della medicina nucleare molecolare”.
Aaa è finita nel mirino di Novartis per le sue enormi potenzialità di crescita e le sue attività nell’oncologia. Aaa è quotata sul Nasdaq di New York e fattura 109 milioni di dollari, nel corso del 2017 il titolo è cresciuto del 203%.L’offerta lanciata a ottobre da Novartis prevede una valutazione di 41 dollari per azione, attualmente scambiate a oltre 81 dollari.
Il fondatore di Aaa è Stefano Buono, ricercatore torinese che nel 2002 diede vita a questa avventura imprenditoriale per sviluppare i suoi progetti. Per anni Buono è stato al fianco del premio Nobel Carlo Rubbia al Cern di Ginevra; prima ancora il fisico era impiegato presso il Centro Ricerche Sviluppo e Studi Superiori.
La Aaa, basata non distante da Ginevra, ma in territorio francese, a Saint-Genis-Pouilly, ha più di 550 dipendenti in 13 Paesi e 21 strutture di produzione e centri di ricerca. Dopo l’acquisizione, lo sviluppo della società è previsto in Italia, dove già oggi sono presenti buona parte delle attività di ricerca della compagnia, con i centri presenti nel canavese a Colleretto Giacosa, vicino a Ivrea – patria della “Apple italiana”, Olivetti – all’interno del Bioindustry Park e a Saluggia.