In attesa del piano industriale di Stellantis, che sarà svelato tra fine anno e inizio 2022, gli analisti plaudono l’accelerazione del gruppo Stellantis sul fronte del digitale e dell’elettrificazione. Un programma che prevede investimenti per oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 con l’obiettivo di effettuare la sua trasformazione nell’ambito del software e dell’elettrificazione.
Come spiegato pochi giorni fa dal gruppo guidato da Carlos Tavares, nel ‘Software Day 2021’, ovvero nel giorno in cui la casa automobilistica svela la strategia software per l’uso di piattaforme tecnologiche di nuova generazione, il gruppo punta a raggiungere oltre il 70% di vendite in Europa e oltre il 40% di vendite negli Stati Uniti costituite da veicoli a basse emissioni (Lev) entro il 2030. Tradotto in ricavi, questo vuol dire 20 miliardi di euro di fatturato incrementale.
In piu’ la casa auto ha anche annunciato di avere siglato un memorandum d’intesa non vincolante con Hai Technology Group (Foxconn), per dare vita a una partnership con l’intento di progettare una famiglia di semiconduttori costruiti ad hoc per supportare Stellantis e i clienti terzi. La partnership ha lo scopo di sviluppare quattro famiglie di chip che copriranno oltre l’80% delle esigenze dei microcontrollori dell’azienda, contribuendo a semplificare notevolmente la catena di approvvigionamento.
Stellantis: i giudizi degli analisti sul piano
Secondo gli analisti di Equita, che hanno confermato la raccomandazione di ‘Buy’ sulle azioni Stellantis, con target di prezzo a 22,6 euro. “lo sviluppo della strategia software rappresenta un upside (per lo sfruttamento dal 2024 di tre piattaforme comuni per i 14 brand del portafoglio e l’effetto scala derivante dai volumi potenziali), ma con benefici che si vedranno solo nel medio/lungo periodo e che richiederanno investimenti per circa 5 miliardi nei prossimi quattro anni”.
Come spiegano gli esperti di Bestinver, che vedono “un impatto positivo sui margini” ed economie di scala tra i marchi del gruppo, Stellantis ha deciso di “sviluppare il software internamente attraverso joint venture con operatori del settore invece di acquistarlo perche’ diventerà un core business in futuro e ha un grande potenziale per la creazione di valore: i relativi ricavi dovrebbero aumentare di 10 volte entro il 2026 (4 miliardi di euro) e di 50 volte entro il 2030 (20 miliardi di euro), senza includere un ulteriore potenziale derivante dagli sviluppi della guida autonoma di livello 4 e livello 4+. La strategia del software permettera’ anche a Stellantis di aumentare la sua quota di mercato”.
Inoltre, sempre secondo Bestinver, “l’informazione più rilevante che emerge dal Software Day è che l’offerta di nuovi servizi high-tech rappresenterà un’enorme opportunità di creazione di valore per il gruppo. I 20 miliardi di euro di entrate aggiuntive entro il 2030 dall’offerta di prodotti abilitati al software sono una cifra realistica per ordine di grandezza, poiché si riferisce a un mercato potenziale di circa 200 miliardi, come mostrano stime recenti”.
Titolo Stellantis: valanga di buy
Una valanga di buy si è intanto abbattuta sui titoli: SocGen (target price 23 euro), Banca Akros (22 euro), Alpha Value (23,50), Deutsche Bank (30 euro), Intesa Sanpaolo (24,10), Stifel (24 euro) considerano il titolo da comprare con prezzi obiettivi nettamente superiori ai valori attuali.
Oggi le azioni hanno aperto le contrattazioni poco sopra i 16 euro, dopo aver segnato +50% circa nell’ultimo anno.