Stellantis, l’azienda nata dalla fusione tra Fca e Psa, chiude il 2022 con risultati record. Un utile netto di 16,8 miliardi di euro, in aumento del 26% rispetto all’anno precedente, e un utile operativo rettificato di 23,3 miliardi di euro, in crescita del 29%. I ricavi netti sono di 179,6 miliardi di euro, con un aumento del 18%.
Adesso Stellantis è il numero uno nelle vendite di veicoli commerciali elettrici in Ue 30, il numero due nelle vendite globali di elettriche in Ue30 e il numero uno nelle vendite di ibride in Usa, con un aumento del 41% rispetto all’anno precedente.
Inoltre, Stellantis ha distribuito un dividendo ordinario di 4,2 miliardi di euro ai suoi azionisti e il flusso di cassa industriale netto è di 10,8 miliardi di euro, coerente con l’obiettivo 2030 di superare i 20 miliardi. L’azienda ha anche ottenuto benefici netti di cassa per 7,1 miliardi di euro dalle sinergie, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo di 5 miliardi di euro su base annua.
Non solo: Stellantis distribuirà un ammontare record di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo, come riconoscimento del loro contributo ai risultati finanziari del 2022 e ai traguardi raggiunti dall’azienda. Carlos Tavares, ceo di Stellantis, ha dichiarato:
“Grazie ai risultati record ottenuti da Stellantis nel 2022, distribuiremo ai nostri dipendenti in tutto il mondo oltre 2 miliardi di euro in partecipazione agli utili e bonus variabili”.
Ai dipendenti di Stellantis Italia andrà un premio medio complessivo di 1.879 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento, che sarà versato in due tranches, a febbraio e aprile.
Il cfo di Stellantis, Richard Palmer, ha definito questi risultati “molto forti“, nonostante le attuali sfide del mercato come la penuria di semiconduttori, le forniture energetiche e l’inflazione. Palmer ha dichiarato di essere cauto sulla penuria di semiconduttori, che a suo avviso verrà risolta solo “lentamente” e “progressivamente” e continuerà a pesare sul comparto automobilistico anche nei prossimi mesi.
Stellantis punta a “localizzare” la produzione nei principali mercati, con l’installazione di gigafactory in Europa e nord America. L’Inflation Reduction Act (Ira) americano, secondo Palmer, “non ha un grande impatto” sulla strategia del gruppo.
In conclusione, Stellantis ha chiuso il 2022 con un successo indiscusso, dimostrando la forza del brand e la grande capacità di adattamento a un mercato in continua evoluzione.
Analisi tecnica del titolo Stellantis
Chiusura della sessione per il titolo, con un rialzo del 2,21%. Nel breve periodo Stellantis classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 16,30 e primo supporto individuato a 16. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi massimi stimati in area 16,68.