Twitter diventerà il “circo di Elon Musk“, meglio vendere le azioni. Così gli analisti della casa di investimento Stifel in un nuovo report in cui hanno declassato le azioni della società di social media a “sell” (vendere). La decisione è arriva dopo la notizia che il CEO di Tesla Elon Musk ha offerta 43 miliardi di dollari per rilevare il 100% del social network.
“Stiamo declassando Twitter a “sell” vendere in seguito all’offerta di Elon Musk di $ 54,20 per azione”, hanno scritto gli analisti Stifel in un report. “Riteniamo che questo stabilisca un tetto a breve termine per le azioni che dissocia la società dai fondamentali, offrendo un rischio significativo al ribasso se il signor Musk decidesse di abbandonare la sua offerta o di vendere la sua partecipazione”.
La banca aveva precedentemente raccomandato agli investitori di conservare (hold) le proprie azioni. Riviste al ribasso anche le sue stime delle entrate a $ 5,87 miliardi nel 2022 e $ 6,98 miliardi nel 2023, in calo rispettivamente da $ 5,98 miliardi e $ 7,08 miliardi. Ieri, il titolo, dopo un rimbalzo iniziale, ha chiuso la seduta in calo dell’1,6%.
Twitter: il principe saudita Al Waleed dice no all’offerta di Musk
Facciamo un passo indietro. Dopo l’acquisto di oltre il 9% di Twitter, ieri Elon Musk ha rotto gli indugi e ha offerto 54,2 dollari per azione, che rappresenta un premio del 38% rispetto alla chiusura in Borsa del 1 aprile, pari a 41,39 miliardi di dollari per rilevare il 100% del social network. Un’offerta che è ora al vaglio del gruppo, ma che è già stata respinta dal principe saudita Al Waleed bin Talal Al Saud, uno dei principali azionisti di Twitter perché giudicata insufficiente.
Su Twitter, il principe ha scritto: “Non credo che l’offerta proposta da Musk (54,20$) si avvicini all’intrinseco valore di Twitter, date le sue prospettive di crescita. Essendo tra i maggiori azionisti, e da piu’ tempo, di Twitter, la Kingdom Holding Company (societa’ d’investimento saudita da lui presieduta) e io rifiutiamo questa offerta”.
Nei giorni scorsi, Musk, dopo aver acquistato il 9,2% delle azioni, aveva rifiutato l’ingresso nel Consiglio di amministrazione della società. Una mossa che molti avevano ricondotto al fatto che, restando fuori dal cda, Musk non sarebbe soggetto a un accordo per mantenere la sua quota sotto al 14,9%
“Twitter ha un potenziale straordinario – ha detto ieri Musk – Lo farò emergere”. “Ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale per essere la piattaforma per la libertà di espressione a livello globale e credo che la libertà di espressione sia un imperativo sociale per una democrazia che funzioni” ha scritto Musk. “Da quando ho fatto il mio investimento però ho capito che l’azienda non potrà prosperare e nemmeno servire questo imperativo sociale, nella sua forma attuale. Twitter ha bisogno di essere trasformata in una private company”. Musk ha inoltre scritto che la sua offerta è la migliore e definitiva e che se non accettata lo porterà a “riconsiderare la sua posizione come azionista”.