Economia

Stipendio USA, per meno di $80K nessuno cambia lavoro. Gli italiani? Si accontentano

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Secondo un recente rapporto dell’Istat i lavoratori italiani, mediamente, guadagnano 3.700 euro in meno ogni anno rispetto ai colleghi europei. Se si confrontano lo stipendio con i lavoratori tedeschi, l’Italia ne esce ancora peggio: arrivano a percepire fino ad 8.000 euro in meno. Sempre secondo l’Istat, tra il 2013 ed il 2022, le retribuzioni in Italia sono cresciute del 12%: la metà della media di quelle europee.

Andando a vedere, invece, cosa accade oltreoceano, i lavoratori statunitensi ritengono che l’offerta salariale minima per cambiare lavoro debba essere pari ad almeno 78.645 dollari. Nel secondo trimestre del 2023, secondo la Federal Reserve Bank di New York, un lavoratore per accettare di spostarsi da un posto di lavoro all’altro è diventato più esigente nelle richieste economiche. Ma entriamo nel dettaglio.

Stipendio USA, le richieste dei lavoratori: i dati della Federal Reserve

Un sondaggio effettuato dalla Federal Reserve Bank di New York ha messo in evidenza che lo stipendio più basso che i lavoratori statunitensi sono disposti ad accettare per cambiare lavoro ha raggiunto un livello record nel secondo trimestre 2023. L’offerta salariale minima accettabile, che viene richiesta dai lavoratori per cambiare lavoro, ha toccato quota 78.645 dollari. Nello stesso periodo dello scorso anno la cifra si aggirava intorno ai 73.873 dollari: nel corso di un anno è stato registrato un aumento dell’8%.

I lavoratori con una laurea, ora come ora, si aspettano uno stipendio annuo pari a 98.600 dollari per poter accettare un nuovo lavoro, mentre quelli senza laurea hanno dichiarato che non accetterebbero uno stipendio inferiore a 63.300 dollari.

I lavoratori stanno beneficiando di un mercato del lavoro sostanzialmente ristretto, che ha permesso loro di cercare impieghi con salari, condizioni di lavoro ed orari migliori. Questa tendenza è stata battezzata “Great Resignation”, ossia grandi dimissioni. Secondo quanto riporta il dipartimento del Lavoro statunitense, nel corso del mese di giugno 2023, l’economia aveva 9,6 milioni di posti di lavoro aperti. Questo significa, in altre parole, che ci sono 1,6 posti di lavoro per ogni disoccupato.

Cambiare lavoro: una scelta redditizia

Negli Stati Uniti cambiare lavoro è una mossa particolarmente redditizia. Stando ai dati pubblicati recentemente dalla Federal Reserve Bank di Atlanta, nel momento in cui molti lavoratori hanno cambiato impiego hanno ottenuto un aumento dello stipendio del 7% rispetto ad un aumento salariale del 5,5% di quanti hanno continuato a mantenere la stessa posizione.

Il rovescio della medaglia è costituito dal fatto che la rapida crescita salariale ha comportato un consistente aumento dell’inflazione nel corso degli ultimi due anni.

Il punto delle retribuzioni in Italia

Cosa succede, invece, in Italia? Nel nostro paese, per riuscire ad avere una retribuzione più elevata e delle migliori opportunità occupazionali, è necessario essere in possesso di un titolo di studio e di una formazione accurata.

Un lavoratore dipendente in possesso di una laurea e di un master può ottenere – secondo i dati Istat – una retribuzione che oscilla tra i 48.000 ed i 58.500 euro. L’importo scende a 35.500 se il lavoratore è in possesso unicamente del diploma. L’importo scende ulteriormente fino a 24.000 se il lavoratore è in possesso unicamente della licenza elementare.

La prima distinzione da fare riguarda la tipologia di lavoro. In Italia ci sono 5 milioni di dipendenti pubblici, il cui stipendio rientra in una forbice compresa tra i 22.000 euro ed i 47.000 euro. I valori cambiano se si passa al settore privato. In questo caso molto dipende dalle qualifiche e dal settore di competenza: gli stipendi oscillano tra i 24.000 ed i 36.000 euro.

I professionisti dotati di partita Iva dichiarano mediamente dei guadagni compresi tra i 42.000 ed i 60.000 euro.