La politica fiscale ed economica dell’amministrazione Trump condurrà a un brusco ed “inevitabile” crollo del mercato azionario: ne è convinto l’ex direttore dell’Office of Management and Budget della squadra Reagan, David Stockman.
“Questa economia non è forte, e non può sopportare la punizione che verrà fuori da un’ambiente politico sconvolgente alla Casa Bianca e a Washington, dove tutti hanno la testa sotto la sabbia“, ha detto Stockman alla Cnbc, citando in particolare le tensioni commerciali emerse con la Cina. “Non avremo un lieto fine su questo problema”, ha aggiunto, “siamo in una importante fase di guerra commerciale, continuerà ad andare peggio perché Donald Trump è mentalmente instabile. E’ un ignorante economico sul commercio”.
Secondo Stockman, infatti, non sarebbero gli accordi commerciali “cattivi” ad aver causato gli ingenti deficit commerciali verso il Dragone, bensì “decenni di politiche monetarie sbagliate” che avrebbero “prezzato gli Stati Uniti al di fuori del mercato mondiale”. Ciò che Trump starebbe facendo, tuttavia, con la politica protezionista starebbe causando lo “schianto di un treno”.
Nel frattempo, però, il mercato azionario statunitense si avvicina a realizzare la fase rialzista più lunga della sua storia; lo stesso Stockman non esclude il raggiungimento di un nuovo massimo storico, per quanto ci si trovi, a suo parere, “nella più grande bolla azionaria mai registrata nella storia”. La correzione paventata nei giorni successivi al raggiungimento del nuovo picco si aggirerebbe tra il 20 e il 40%, secondo Stockman. L’economista aveva già previsto, senza successo, un crollo dei mercati in seguito al possibile fallimento della riforma fiscale di Trump; che però è andata in porto.