ROMA (WSI) – E’ stata messa nera su bianco la proposta di legge che pone fine ai vitalizi per i parlamentari e depositata alla commissione Affari costituzionali della Camera.
Il testo di legge ricalca quello presentato dal deputato Pd Matteo Richetti e di Roberta Lombardi del Movimento Cinque Stelle e oltre allo stop ai vitalizi prevede il calcolo della pensione con il sistema contributivo per tutti i parlamentari anche gli ex.
“Una riforma epocale che riconcilia la politica con il Paese e che applica ai politici le regole che valgono per tutti, fatta su una proposta del Pd. Può reggere alle valutazioni di costituzionalità e applicabilità, non è una spedizione punitiva, perché riconosce il lavoro delle persone che hanno passato una vita a servizio delle Istituzioni”.
Queste le parole di Richetti. Nei dettagli il testo di legge prevede che vengano aboliti i vecchi vitalizi in vigore da 5 anni che permettevano ai parlamentari di andare in pensione dopo 4 anni, 6 mesi e 1 giorno di servizio con un assegno di 950€ netti per chi ha più di 65 anni e almeno 1 legislatura alle spalle oppure di 1.500€ per chi avesse 60 anni e almeno due legislature.
Il testo di legge proposto invece equipara i parlamentari, sia quelli in carica che gli ex, con i cittadini estendendo il sistema contributivo per i dipendenti pubblici. Nel passaggio al nuovo sistema contributivo inoltre, come previsto da un emendamento Pd, le pensioni non potranno superare il trattamento già percepito dai parlamentari al momento dell’entrata in vigore della legge. Da parte del Movimento 5 stelle invece è passata la richiesta di elevare l’età per iniziare il pagamento del trattamento pensionistico, fissata in 65 anni che possono scendere fino a 60.
L’iter legislativo prevede che martedì vi sia il primo via libera della Camera e poi toccherà allAula di Montecitorio.