Una vera e propria cantonata, quella presa dai media turchi, alimentata probabilmente dal tam tam che si è scatenato sui social network, Facebook e Twitter in primis, sull’identità del presunto attentatore dell’attacco di Capodanno nel locale Reina di Istanbul, costato la vita a 39 persone.
Nella mattinata di ieri i media avevano reso noto anche il nome di quello che, in base a indiscrezioni ora tutte da rivedere, sarebbe stato il responsabile del massacro: Iakhe Mashrapov, cittadino del Kirghizistan, apparso in una foto foto di un passaporto che ha fatto il giro del mondo soprattutto con i vari post pubblicati su Twitter.
E’ stato lo stesso Mashrapov in persona, intervistato dall’agenzia AKI Press, a raccontare la vicenda kafkiana, facendo notare che, il giorno dell’attacco terroristico, non si trovava neanche a Istanbul:
“Non ho proprio idea di chi sia il sospetto o del motivo per cui hanno diffuso ovunque la foto del mio passaporto. Vengo da Kara-Suu. Ero in Kirghizistan quando il terrorista – legato all’ISIS, che ha rivendicato l’attacco – ha compiuto l’attacco. Mi reco regolarmente a Istanbul per affari dal 2011″.
Mashrapov ha aggiunto, stando a quanto riporta il sito PJ Media, che il primo gennaio si è recato a Istanbul, dopo che la tragedia era già avvenuta nel locale Reina della città. Tornato all’aeroporto di Istanbul, stando al suo stesso racconto, è stato immediatamente tratto in arresto dai funzionari della polizia turca e interrogato. Dopo aver parlato con loro per un’ora, è stato rilasciato, ed è poi tornato in Kirghizistan.
“Mi hanno interrogato per circa un’ora, l’aereo per Bishkek è stato ritardato per questo. La polizia ha spiegato che venivo interrogato perchè somigliavo leggermente all’uomo nella foto. Si sono scusati e mi hanno lasciato partire”.
Era stata la stessa polizia a diffondere le immagini e le generalità dell’uomo nella mattinata di ieri: identificato nella persona di Iakhe Mashrapov, 28 anni, nato il 2 agosto del 1988, stando ai dati emersi dalla foto del suo passaporto.