“La decisione di ricapitalizzare le banche pubbliche in India è una misura gradita agli investitori che desiderano maggiore trasparenza nel settore”. Così Avinash Vazirani, gestore del fondo Jupiter India Select, commenta la decisione comunicata qualche giorno fa dal governo indiano di presentare un piano di ricapitalizzazione delle banche pubbliche da 2.110 miliardi di rupie (oltre 27 miliardi di euro) in due anni, con l’obiettivo di promuovere la crescita e l’occupazione; 135 miliardi di rupie (circa 1,77 miliardi di euro) saranno allocati sotto forma di obbligazioni, il resto sotto forma di sostegno finanziario.
“Il piano di ricapitalizzazione – ha commentato Avinash Vazirani – obbligherà le banche pubbliche ad essere più trasparenti in merito al volume dei loro NPL, i crediti deteriorati, un quadro che ha fatto fatica ad emergere e di cui è stato difficile per gli analisti valutare l’entità. E’ un passo importante verso la ristrutturazione di un sistema bancario pubblico che rimane piuttosto opaco. Questa decisione dovrebbe anche ‘resettare’ il ciclo del credito, perché le banche saranno più disponibili a concedere prestiti, rendendo il credito molto più accessibile sia alle imprese che ai consumatori”.
Non solo.
“un’idea più chiara dello stato di salute di ogni singola banca pubblica condurrà probabilmente ad un futuro consolidamento del settore nel suo complesso. In ultima analisi, è probabile che anche le agenzie di rating del credito stiano valutando positivamente questa mossa, il che porterà a un miglioramento dei rating sull’India”.
Da un punto di vista macroeconomico, secondo Vazirani
” l’India ha solidi fondamentali macroeconomici, oltre a livelli accettabili per quanto riguarda il deficit di bilancio, il deficit fiscale e l’inflazione, e il supporto di un governo molto concentrato sull’agenda di riforme economiche. Nell’ultimo anno, il governo ha iniziato ad apportare una serie di cambiamenti tra cui l’implementazione della nuova imposta sui beni e servizi (Goods and Services Tax) nel luglio 2017. Inoltre, ha recentemente lanciato il più grande esempio al mondo di Application Program Interface (API), chiamato India Stack, che combina sistemi per il riconoscimento biometrico, la piattaforma DigitalLocker, le firme elettroniche, i pagamenti digitali e i processi di verifica delle identità (anche conosciuti come e-KYC, Know your customer)”.
Guardando al futuro,
“la combinazione di un piano di ricapitalizzazione delle banche su larga scala, unito a queste riforme, porterà diversi benefici tra cui la creazione di posti di lavoro, l’aumento dell’integrazione finanziaria e dell’accesso al credito, oltre che a una formalizzazione dell’economia”.