Giornata da dimenticare per il mercato valutario sudafricano: il rand, tra le valute dei mercati emergenti più brillanti lo scorso anno, si appresta a chiudere la seduta peggiore dal 2015. A far scattare le vendite, che hanno preso d’assalto anche i titoli bancari e i bond, il siluramento del ministro delle finanza Pravin Gordhan, fatto fuori insieme ad altri otto membri dell’esecutivo.
In Europa sono molto pesanti i titoli più esposti al Sudafrica (segui live blog di mercato). Gli investitori sono preoccupati sul futuro fiscale del paese e i rischi su un possibile downgrading del rating sovrano. Sul valutario il rand scende in mattinata anche del -2,6% contro il dollaro a 13.4832. In 5 sedute la divisa del Sudafrica ha perso il 7,5% e in due settimane quasi il 5% (vedi grafico sotto).
Allo stesso tempo, i titoli obbligazionari con scadenza a dieci anni sono scesi ai minimi da sette mesi, spingendo i rendimenti in alto di 38 punti base a 8,89%. Allo stesso tempo, l’indice dei titoli bancari ha segnato un calo del 4,9%, la flessione maggiore da Agosto.
Cresce intanto l’attesa per l’ insediamento o questo pomeriggio alle ore 16 i ministri e viceministri del nuovo governo sudafricano, risultato del rimpasto annunciato nella tarda serata di ieri dal presidente del Sudafrica Jacob Zuma. Tra le sostituzioni più eclatanti c’è appunto quella del ministro delle Finanze, Pravin Gordhan, il cui portafoglio passerà al ministro dell’Interno, Malusi Gigaba.
Lunedì scorso le voci su un possibile licenziamento di Gordhan hanno iniziato a diffondersi a macchia d’olio. Da allora si sono scatenate forti critiche nei confronti del presidente del Sudafrica, il cui rapporto con Gordhan è sempre stato particolarmente teso. Economisti e investitori hanno inoltre già manifestato la loro preoccupazione per l’uscita di scena del ministro delle Finanze, considerato un fattore chiave per il rilancio dell’economia sudafricana.