Investimenti

Sui mercati le occasioni non mancano

Farmaceutici e obbligazioni a lungo termine sono le scelte della società di gestione Usa per i prossimi mesi. In autunno previsto il lancio di nuovi ETF in Europa dopo l’acquisizione di Tabula

 

Siamo al giro di boa di metà anno e gli investitori italiani iniziano a chiedersi cosa fare nella seconda parte del 2024 alla luce dei progressi messi a segno da listini e delle posizioni più attendiste assunte dalle principali banche centrali sul fronte dei tassi di interesse. Per avere una risposta a questi quesiti abbiamo incontrato a Milano Federico Pons, Country Head Italia, di Janus Henderson.

Pons, quali sono le opportunità di investimento per la seconda metà dell’anno?

Manteniamo alto il livello di duration dei nostri portafogli obbligazionari conservando allo stesso tempo elevato il livello dei titoli di Stato per beneficiare di eventuali tagli dei tassi di interesse per la seconda parte del 2024. Nell’azionario siamo positivi sul settore health care per le sue caratteristiche difensive e di anticiclicità e per la forte expertise del nostro team di base a Denver che gestisce portafogli in questo settore da lungo tempo. Il progresso che stiamo sperimentando nella scoperta di nuove cure a malattie incurabili, il numero incredibile di nuove molecole autorizzate dalla Fda, i passi avanti nella tecnologia medicale affiancati al trend di invecchiamento della popolazione, l’aumento nelle fusioni ed acquisizioni: sono tutti elementi che fanno di questa strategia un qualcosa di imprescindibile a livello di portafoglio.

I Btp stanno andando a ruba tra gli italiani. Quali sono le alternative tra i prodotti nel mondo del risparmio gestito e tra i vostri?

Abbiamo lanciato con successo negli ultimi sei mesi due prodotti fixed maturity buy and hold, uno a 4 anni e uno di breve durata (a 1 anno) per creare un’alternativa al BTP, strumento che è tornato alla ribalta con i rialzi dei tassi degli ultimi due anni. Il prodotto investe in strumenti globali ad alto merito creditizio con una porzione massima di high yield del 25%, con un alto grado di diversificazione. Questo permette ai clienti di avere un tasso certo a scadenza sfruttando lo scenario attuale. In vista di un probabile taglio dei tassi nella seconda metà del 2024, abbiamo deciso di proporre uno strumento a breve scadenza che vada a far competizione anche ai conti deposito.

Quali sono i vostri progetti nel mondo degli ETF dopo l’acquisizione del provider europeo Tabula?

La partnership con Tabula ci consentirà di rispondere alla domanda dei clienti di includere nelle nostre strategie di investimento un wrapper ETF. Stiamo cercando di rafforzare la partnership con la nostra clientela britannica ed europea, che guarda sempre più agli ETF attivi, e di raggiungere i mercati chiave in crescita dell’America Latina, del Medio Oriente e della zona dell’Asia Pacifico, dove la domanda di ETF Ucits è in aumento. Stiamo riflettendo sul fronte dei prodotti, ma la pipeline potenziale è significativa e offre opportunità su vari fronti, tra cui quello azionario, del reddito fisso e alternative liquide. Saremo guidati dai clienti nel decidere quali nuovi prodotti lanciare, ma vediamo molte opportunità per sfruttare l’esperienza di investimento del team di Janus Henderson. Prevediamo che il lancio di nuovi prodotti ETF europei inizierà nella seconda metà del 2024.

Gli italiani hanno sempre impostato portafogli bilanciati 30/70 o 40/60. Ha ancora senso questa suddivisione del portafoglio tra azioni e obbligazioni?

Negli ultimi anni, la fiducia nel portafoglio 60/40 è stata messa alla prova. Negli ultimi 95 anni ci sono state solo quattro volte in cui i mercati azionari e obbligazionari sono scesi contemporaneamente: 1931, 1941, 1969 e, più recentemente, 2022. È troppo presto per dire basta ai classici portafogli 60/40 e bilanciati tradizionali. Nonostante il 2022 sia stato uno dei peggiori anni mai registrati, gli investitori pazienti sono stati premiati per aver mantenuto la rotta con rendimenti a due cifre nel 2023. A nostro avviso, i portafogli bilanciati sono pilastri della coerenza e dell’investimento a lungo termine e possono essere soluzioni versatili nel paniere degli investitori, sia come intero portafoglio, sia come allocazione principale, sia come sovrapposizione tattica.

 

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di giugno del mensile Wall Street Italia. Per abbonarti  clicca qui