Mentre il G7 era alle prese con divisioni senza precedenti, in Cina andava in scena il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai (SCO). Il summit che si è tenuto durante il fine settimana a Qingdao, nella Cina meridionale, riunisce il leader di Cina, Russia e quattro repubbliche centro-asiatiche (Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan). Dallo scorso anno, figurano anche India e Pakistan.
Protagonisti il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Vladimir Putin il quale si è detto pronto a incontrare Donald Trump. Questo nonostante alla proposta del presidente Usa di reintegrare la Russia nel G8, il Cremlino ha replicato che Mosca si sta concentrando su “altri formati”, il riferimento è sembrato proprio alla Shanghai Cooperation Organization, oltre al G20.
Gli argomenti centrali dell’agenda della due giorni cinese sono stati commercio, investimenti e sviluppo della cooperazione regionale. La Cina ha spinto per una partecipazione dei Paesi Sco al suo progetto per una nuova Via della Seta ( “One Belt One Road”). Un progetto che ha trovato un no convinto dall’India.
Nel suo discorso nell’assemblea plenaria, il primo ministro Narendra Modi ha ribadito che l’India è favorevole a tutte le iniziative che incrementino la connettività fra le nazioni. Ma, ha aggiunto, “esse debbono rispettare la sovranita’ territoriale dei singoli Paesi”.
L’allusione era al Corridoio economico Cina-Pakistan, lanciato da Pechino e che riguarda anche il territorio del Kashmir sotto controllo pachistano. che New Delhi
rivendica.
Tutti gli altri membri della SCO, hanno invece ribadito, firmando la ‘Dichiarazione di Qingdao’, la loro adesione all’iniziativa cinese, impegnandosi per il suo successo. All’incontro hanno partecipato anche i presidenti di Iran e Afghanistan, Hassan Rohani e Ashraf Ghani.