MILANO (WSI) – Inizio settimana all’insegna dell’indecisione sul mercato valutario, dopo le rotture dei livelli statici i prezzi sono ricaduti nel baratro, riassorbendo tutti rialzi causati dalla volatilità conseguente alle notizie di inizio mese.
I cambi riguardanti dollaro australiano e yen giapponese, ci avevano fatto ben sperare ad un ritorno del nostro caro amico trend ma così non è stato, lasciandoci una situazione difficile da analizzare almeno dal punto di vista dell’operatività nel medio periodo.
Le principali valute europee ci mostrano dei grafici in compressione, coi prezzi racchiusi in un range di 100/150 pips con i livelli di 1.3850 per l’eurodollaro e di 1.66 per il cable, aree di supporto che ormai da parecchio tempo sembrano essere dei limiti inviolabili al ribasso.
Il dollaro australiano dopo la rottura della resistenza a 0.9050 di ben 80 pips ha riassorbito tutto il movimento bullish, con tutte le chiusure delle candele daily che accarezzano la media a 100 periodi, confermando ancora una volta la mancanza di direzione.
Consistenti anche gli acquisti di yen giapponese: dopo una debole ripartenza, nella giornata di giovedì abbiamo assistito ad un inizio di forti richieste di valute rifugio, dato anche dalla correlazione con franco svizzero e oro che confermano la difficile situazione di questo periodo.
Concludiamo questa breve panoramica con il dollaro neozelandese, che dopo aver rotto la resistenza in area 0.85 si appresta a rimanere sui massimi storici anche grazie all’aumento di un quarto di punto dei tassi d’interesse.
EURJPY
Bello il ritracciamento (anche se molto veloce) di questo cross in area 61% di fibo, la trendline funge molto bene da supporto dinamico, ora attendiamo i classici segnali di inversione come da tecnica long-term.
EURGBP
Troppo presto per parlare di inversione di trend, anche se la rottura della trend-line di lungo periodo ormai è evidente.
Rimane comunque una situazione interessante da tenere sotto controllo, in caso di re test del supporto in area 0.8275 potremmo valutare eventuali ingressi long prestando molta attenzione al Money management.
ORO
Grafico dell’oro come da manuale, trend crescente da inizio anno, rottura a rialzo del livello di price-action di lungo periodo in area 1350$, ora attendiamo un re-test del livello prima di valutare eventuali segnali di ingresso long.
L’autore Lucas Bruni è analista e formatore di Professione Forex, e autore di Traders Magazine
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