JP Morgan si è scusata per l’appoggio riconosciuto all’operazione Super Lega, che si è sgretolata nel giro di due giorni sotto la pressione dei tifosi e della Uefa. La banca americana era pronta finanziare il nuovo torneo inizialmente appoggiato da 12 fra i maggiori club calcistici europei con un prestito da 3,5 miliardi di euro.
JP Morgan ha diffuso un messaggio di profonda autocritica, i cui toni sono stati giudicati “rari” per una comunicazione aziendale, secondo quanto ha scritto il New York Times. “Abbiamo chiaramente valutato male come questo accordo sarebbe stato valutato dalla comunità calcistica in generale e come avrebbe potuto impattarla in futuro”, ha dichiarato un portavoce della società, “impareremo da questo”.
“Abbiamo organizzato un prestito per un cliente”, ha dichiarato il co-presidente Daniel Pinto in un’intervista a Bloomberg TV, “non spetta a noi decidere qual è il modo ottimale per il calcio di operare in Europa e nel Regno Unito”. Un messaggio che punta a smarcare JP Morgan dalle ricadute di immagine che colpiranno i 12 club che hanno dato vita al progetto Super Lega. “Ci aspettavamo che questo fosse un argomento sensibile, e avevamo previsto che le persone avrebbero avuto opinioni diverse a riguardo, ed è ciò che sta accadendo”.
Benché le possibilità di realizzazione siano ormai remote, Real Madrid, Barcellona e Juventus non hanno ufficialmente accantonato il progetto della Super Lega.
“Una delle ragioni potrebbe essere di natura finanziaria” ha scritto il Nyt, in quanto “i contratti firmati dai 12 membri fondatori includevano clausole penali nell’ordine dei milioni di dollari”. Real Madrid, Barcellona e Juventus, dunque avrebbero intenzione di tenere fede al progetto per incassare “decine di milioni di dollari in penali dagli altri club” che hanno lasciato il progetto Super Lega”.