Quasi 1 individuo su 2 (48,6%), pari a più di 21 milioni di italiani, ha intenzione di utilizzare il Superbonus al 110%, il che vuol dire che sono oltre 9 milioni i nuclei familiari interessati ma oltre 6 milioni (14,4%), i nostri connazionali che hanno ammesso di non aver capito bene come funziona l’agevolazione, percentuale che raggiunge il 17,3% tra coloro che abitano nel Sud Italia.
Così emerge da un’indagine di Facile.it realizzata da mUp Research e Norstat sulla maxi detrazione fiscale introdotta dal Decreto rilancio. Sono tre nel dettaglio gli interventi definiti “trainanti” che permettono di fruire del superbonus:
- i lavori di isolamento termico delle superfici,
- quelli di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernaleesistenti
- quelli antisismici e di riduzione del rischio sismico.
Chi fruirà del Superbonus 110% e per quali interventi
Secondo l’indagine di Facile.it, più di 11,7 milioni di italiani (55%), tra coloro che hanno dichiarato di voler usufruire del bonus, lo faranno per il condominio in cui risiedono, mentre il 29,3%, pari a più di 6.250.000 individui, lo utilizzerà per la casa unifamiliare di residenza. Più di 2 milioni, invece, hanno manifestato l’intenzione di usufruire dell’agevolazione per le seconde case, siano esse un immobile unifamiliare o parte di un condominio.
Guardando al modo in cui si sfrutterà il Superbonus, tra coloro che hanno dichiarato di volerne usufruire per un condominio, la maggior parte (46%) cederà il credito di imposta, mentre il 42,9% detrarrà quanto possibile nella dichiarazione dei redditi e solo il 21,6% userà lo sconto in fattura. Coloro invece interessati al Superbonus per una casa unifamiliare, anche in questo caso la maggior parte (45,3%) ha dichiarato di voler cedere il credito di imposta alla banca o altri soggetti.
Secondo l’indagine di Facile.it, tra coloro che hanno intenzione di usufruire del Superbonus, più di 1 italiano su 2 (58,2%), pari a quasi 12,4 milioni di individui, pensa di ricorrere al bonus al 110% per l’intervento di isolamento termico (cappotto termico), percentuale che sale fino al 63,4% tra i residenti del Sud e delle isole.
Oltre 7.300.000 (34,7%) invece gli italiani che hanno intenzione di sostituire l’impianto di climatizzazione invernale esistente con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, mentre il 7,1%, vale a dire più di 1,5 milioni di individui, si dedicherà all’implementazione di misure antisismiche. Sono soprattutto gli abitanti del Centro Italia (10%) a voler ricorrere a questo tipo di intervento.