La novità è sicuramente ambiziosa: un mercato secondario digitale dei crediti d’imposta nato dall’impulso del Superbonus 110% relativo alle ristrutturazioni edilizie green.
All’inizio il marketplace sarà attivo solo per il nuovo Superbonus 110%, previsto dal Dl Rilancio, ma, successivamente, esso si estenderà a crediti d’imposta maturati anche in altro modo. Dietro al progetto ci sono due nomi: CRIF, azienda leader nei sistemi di informazioni creditizie e Workinvoice; fintech italiana pioniera nello scambio di crediti commerciali. Entrambe si avvarranno del supporto strategico e tecnico di PwC.
Superbonus 110%: perché scambiare i crediti d’imposta
Il credito d’imposta del 110%, collegato ad interventi di efficientamento energetico, in alcuni casi, potrebbe non essere goduto: il beneficiario, infatti, potrebbe non disporre di debiti sufficienti con il fisco per poter compensare il credito maturato.
Sul marketplace gestito da Workinvoice, il soggetto potrebbe vendere tale credito e liquidarlo – cioè trasformarlo in denaro. Per il compratore del credito d’imposta, al contrario (corporate, assicurazioni, banche, fondi, etc.) l’acquisto darebbe la possibilità di ottimizzare il proprio carico fiscale. L’auspicio di CRIF e Workinvoice è che l’iniziativa acceleri “la diffusione dell’utilizzo degli incentivi e, in ultima istanza, il settore dell’edilizia”.
Nel dettaglio, mercato secondario dei Superbonus 110% si pone i seguenti obiettivi:
- Facilitare ed efficientare il processo di scambio e negoziazione tra le parti di tali crediti fiscali, fornendo agli utenti un servizio end to end su un unico strumento
- Garantire il rispetto della compliance normativa tramite verifiche tecniche e fiscali sul credito stesso.
Sia la compravendita che le verifiche avverranno interamente online, ha fatto sapere Workinvoice, garantendo tempistiche più rapide, grazie a un meccanismo di incontro tra domanda e offerta che elimina potenziali inefficienze di mercato e abbassa il livello di commissioni del servizio.
“Il marketplace per il trasferimento dei crediti Superbonus consentirà di sfruttare al meglio l’agevolazione prevista dal DL Rilancio coniugando l’esigenza di liquidità e/o l’offerta di detrazioni eccedenti la ‘tax capacity’ (valore complessivo dei debiti tributari) del soggetto cedente con un possibile risparmio fiscale a beneficio del soggetto acquirente. I responsabili fiscali e/o CFO non potranno non prendere in considerazione tale opportunità”, ha commentato il General Manager di CRIF, Marco Preti.