Grande novità del settore immobiliare, il superbonus 110% è la maxi detrazione al 110% prevista per chi esegue interventi sul proprio appartamento/condominio finalizzati al recupero e risparmio energetico.
Introdotto dal Decreto Rilancio, il superbonus eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Recentemente, dopo le numerose critiche sollevate inerenti la complessità delle pratiche burocratiche richieste per avviare i lavori connessi al superbonus, è stata introdotta una semplificazione, ossia la possibilità di iniziare i lavori con una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, la cosiddetta Cila.
Superbonus 110%: boom di interventi. Lombardia in testa alle regioni più operose
Secondo quanto riferito dall’Enea, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico sostenibile sono più di 37mila le richieste finora depositate per lavori su singoli appartamenti e il totale degli investimenti nazionali ammessi a detrazione ha raggiunto i 5,68 miliardi di euro al 31 agosto 2021. La Lombardia guida la classifica delle Regioni che stanno usufruendo del Superbonus 110%, seguita dal Veneto con 4.628 cantieri (558 milioni ammessi a detrazione, 413 milioni per lavori realizzati) e il Lazio con 3.704 cantieri (560 milioni di investimenti a detrazione, 362 milioni per lavori realizzati). Fanalino di coda in Italia la Valle d’Aosta, con 67 cantieri, 11,9 milioni ammessi a detrazione e 8,7 milioni per lavori già realizzati.
Per quanto riguarda lavori in condominio, in totale, continua l’Enea, sono stati depositati 4.844 certificati di conformità dei lavori e, ancora una volta, il maggior numero di cantieri aperti (724) sono in Lombardia. Seguono Campania (481) e Emilia-Romagna (456). Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari sono stati depositati 19.072 certificati. In testa si sono Lombardia (2.270), Veneto (1.989) e Sicilia (1.816).
Tra gli immobili “funzionalmente indipendenti” le richieste depositate sono 13.212: guida il Veneto (2.334), a seguire Lombardia (2.122) e Lazio (1.546).
Superbonus: i beneficiari e i lavori ammessi
La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo e per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da condomìni, persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento, nonché Istituti autonomi case popolari (Iacp) comunque denominati o altri enti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, Onlus, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale e associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
I lavori per cui spetta il Superbonus sono quelli di:
- isolamento termico sugli involucri
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni e sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
- interventi antisismici.
A questi interventi, detti trainanti, se ne aggiungono altri detti trainanti come l’installazione di impianti solari fotovoltaici, la realizzazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
Superbonus 110% e CILA
La Conferenza Unificata ha dato il via libera alla modulistica unificata e standardizzata per la presentazione della Comunicazione Asseverata di Inizio Attività (CILA-Superbonus), che riduce gli adempimenti necessari per usufruire dell’agevolazione per ristrutturare gli immobili: non sarà dunque più necessaria l’attestazione di stato legittimo e meno requisiti per la documentazione da allegare alla richiesta.
Secondo quanto riportato in una nota del Dipartimento della Funzione pubblica, soltanto l’eliminazione dell’attestazione di stato legittimo comporterà un risparmio di spesa di almeno 110 milioni di euro.
Il documento, disponibile sul sito della funzione pubblica è utilizzato dal 5 agosto. Il modulo per la Cila-superbonus contiene solo le informazioni essenziali. Devono essere indicati gli estremi del permesso di costruire o del provvedimento che ha legittimato l’immobile (come la data di rilascio), ma per gli edifici la cui costruzione è stata completata prima del 1° settembre 1967 è sufficiente una dichiarazione. Non è più necessaria l’attestazione di stato legittimo, particolarmente complessa e onerosa, ma è sufficiente la dichiarazione del progettista di conformità dell’intervento da realizzare.