Il superbonus 110% è destinato a mettere il turbo al mercato edilizio in Italia. Si parla di un giro d’affari atteso di oltre 8 miliardi per il biennio 2021-2022 con una ricaduta sull’universo della filiera dei lavori che supera i 600 miliardi di euro (previsioni Cresme).
Come accedere al Superbonus? Viessmann, società attiva nelle soluzioni per centrali termiche, ha messo a punto una guida per l’accesso alle agevolazioni fiscali. I sistemi di impianto Viessmann (caldaie, pompe di calore e sistemi ibridi, impianti solari e fotovoltaici) consentono una gamma estesa di soluzioni e sono in grado di assicurare massima efficienza e piena corrispondenza alle richieste normative in materia di sgravi fiscali.
Superbonus 110%: come accedere agli incentivi
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale, pensata per riqualificare i condomini e le singole abitazioni, sia prime che seconde case. Per capire se è possibile applicare il Superbonus – con cessione del credito o sconto in fattura – è fondamentale che ci sia da parte di un tecnico uno studio di pre-fattibilità, al fine di verificare tutti gli aspetti di natura tecnico-economica per l’accesso agli sgravi fiscali.
L’aliquota del Superbonus 110% viene applicata anche a tutti gli interventi tradizionali dell’Ecobonus (che normalmente godrebbero del 50-65%), quando vengono effettuati contestualmente ad uno degli interventi trainanti (isolamento termico delle superfici opache e sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti).
I limiti di detrazione in questo caso sono quelli già presenti per l’Ecobonus.
Tra gli interventi trainati, che possono essere realizzati contestualmente vi sono:
- la sostituzione dell’impianto di riscaldamento autonomo e dell’impianto di acqua calda con scaldacqua a pompa di calore;
- l’installazione di pompe di calore;
- sistemi ibridi (intesi come sistema principale di riscaldamento);
- l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari termici.
Ai fini dell’applicazione della detrazione del 110%, bisogna conseguire con i lavori il miglioramento di almeno due classi energetiche rispetto alla classe ante interventi; la maggiore efficienza deve risultare dall’APE (attestato di prestazione energetica) ante e post lavori.