Una maxi guida aggiornata con le ultime novità e gli ultimi aggiornamenti in tema di Superbonus 110%, l’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio. E’ questo l’obiettivo finale della circolare n. 23/E dell’Agenzia delle Entrate, che riepiloga in maniera sistematica tutti i chiarimenti resi finora in tema di Superbonus: dalla platea dei beneficiari agli edifici interessati, dal tipo di interventi alle spese ammesse alla detrazione.
Superbonus 110%: che cos’è
Come detto poc’anzi, il Decreto Rilancio, nell’ambito delle misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
I beneficiari
La circolare precisa che il Superbonus spetta anche per le spese sostenute per gli interventi agevolabili dalle “persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari” che possiedono l’immobile in qualità di proprietario, nudo proprietario o di titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) ovvero che detengono l’immobile in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato, al momento di avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente il predetto avvio, e che sono in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.
Se l’unità immobiliare è in comproprietà fra più soggetti, nel rispetto di tutte le condizioni normativamente previste, gli stessi hanno diritto alla detrazione in relazione alle spese sostenute ed effettivamente rimaste a carico, a prescindere dalla quota di proprietà
In merito poi alla procedura di cessione dei crediti d’imposta, il Superbonus si applica alle spese sostenute entro il:
- 30 giugno 2022 dalle associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nell’apposito registro, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi. Per tali enti infatti non è stata prevista alcuna proroga;
- 30 settembre 2022 per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, ovvero per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati;
- 30 giugno 2023 dagli Iacp (Istituti autonomi per le case popolari) comunque denominati nonché dagli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti, istituiti nella forma di società, che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”, per gli interventi di risparmio energetico e dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa ovvero per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che al 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60%o dell’intervento complessivo;
- 31 dicembre 2025 dalle onlus, dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale, iscritte negli appositi registri;
- 31 dicembre 2025 dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, per interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023; 70% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024; 65% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025);
- 31 dicembre 2025 dai condomìni, con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023; 70% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024; 65% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025).
Frodi sui bonus edilizi: a quanto ammontano
Intanto le frodi sui bonus edilizi hanno toccato quota 5,6 miliardi di euro. Il numero è stato reso noto dal comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, nel corso del suo intervento al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni del 248 esimo anniversario del Corpo. Zafarana ha detto:
“Nell’arco di pochi mesi abbiamo attivato su tutto il territorio nazionale una serie di investigazioni che ci hanno consentito di accertare complessivamente crediti fiscali fittizi per 5,6 miliardi. Di questi, 2,5 sono stati sequestrati e, purtroppo, 2 miliardi sono stati monetizzati”.