Nella giornata in cui il premier Mario Draghi ha in un certo senso gelato sulla possibilità di una proroga del Superbonus 110% e il tutto per i costi connessi, arrivano i dati ufficiali aggiornati sull’utilizzo degli incentivi del 110% per la ristrutturazione delle abitazioni.
Superbonus 110%: ad aprile oltre 27,4 miliardi di euro di investimenti
Il report di Enea del mese di aprile conferma i livelli di spesa raggiunti nel corso degli ultimi tempi: il costo del 110% viaggia al ritmo stabile di circa tre miliardi al mese. Il valore totale degli interventi ammessi a detrazione al 30 aprile 2022 ammonta a 27.446.194.587,41 euro contro i 24.227.558.784,03 euro registrati al 31 marzo.
Si tratta esattamente di 3,2 miliardi in più (erano 2,9 miliardi a febbraio, 3,1 miliardi a marzo). A fine aprile il numero degli interventi asseverati è salito a quota 155.543 contro i 139.029 di marzo (+16.114 interventi nell’ultimo mese considerato). Ammonta invece a 19.195.815.273,06 euro il valore dei lavori agevolati tramite 110% arrivati al traguardo del fine cantiere (69,9%).
In totale in relazione alla maxi detrazione al 110% introdotta dal Decreto Rilancio, finora sono state presentate 155.543 asseverazioni. Sul totale, 24.263 riguardano i condomìni, 81.973 gli edifici unifamiliari e 49.303 le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Pressoché invariate anche le percentuali di distribuzione degli investimenti, più alte per edifici unifamiliari (52,7%) e indipendenti (31,7%) se confrontati a quella dei condomini (15,6%). Ancora in espansione il numero delle asseverazioni, ossia le certificazioni dei requisiti minimi e della congruità delle spese, passata dalle 139 mila di fine marzo a più di 155 mila di aprile.
Più di 16 mila nuovi cantieri, dunque, con un totale di investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (19,2 miliardi) pari al 69,9% dei lavori realizzati. In aumento anche l’onere a carico dello Stato, con 30, 19 miliardi di detrazioni previste a fine lavori e 21,11 miliardi di detrazioni maturate per i lavori conclusi.
Come ogni mese, i dati mostrano come gli interventi in condominio siano nettamente inferiori a quelli sulle altre tipologie di immobili, rappresentando solo il 15% del totale.
Le Regioni nelle quali i cittadini stanno fruendo di più del Superbonus 110% sono la Lombardia con oltre 23mila cantieri per un valore di 4,6 miliardi di euro, il Veneto con più di 19mila cantieri dal valore di 2,7 miliardi di euro, il Lazio con quasi 14mila cantieri per un valore di 2,6 miliardi di euro e l’Emilia Romagna con oltre 12mila cantieri per un valore di 2,2 miliardi di euro.
Cosa ha detto Draghi sul Superbonus
Proprio ieri il presidente del Consiglio ha espresso una sua netta presa di posizione contro il Superbonus 110%. Nel corso della plenaria del Parlamento Europeo ha spiegato i motivi del suo diniego: i costi triplicati.
Il nostro governo è nato come governo ecologico, fa del clima e della transizione digitale i suoi pilastri più importanti. Ma non siamo d’accordo su tutto, sul bonus del 110% non lo siamo … Il ministro dell’ambiente è stato straordinario, ha fatto provvedimenti straordinari. Possiamo non essere d’accordo sul superbonus 110% e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento. Cito un esempio: il costo di efficientamento è più che triplicato grazie ai provvedimenti del 110%, i prezzi degli investimenti necessari per le ristrutturazione sono più che triplicati perché il 110% di per sé toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo. Poi, le cose vanno avanti in Parlamento, il governo ha fatto quel che poteva e il nostro ministro è molto bravo”.
Superbonus: proroga per le villette
Di Superbonus si è discusso anche nell’ultimo Decreto aiuti approvato dal Consiglio dei ministri in cui si prevede, fra le varie misure, anche la proroga della detrazione sulle villette. In particolare, viene prorogato di tre mesi il termine del 30 giugno per i proprietari di villette che intendono beneficiare del superbonus 110%.
Così i proprietari di villette che intendono beneficiare del superbonus 110% avranno 3 mesi in più rispetto alla scadenza del 30 giugno, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. “Per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati” così si legge nella bozza del provvedimento. In sostanza, il decreto Aiuti prevede una novità che renderà più semplice raggiungere la percentuale minima di lavori: nel calcolo del SAL (Stato avanzamento Lavori) del 30 per cento rientrerà l’intervento complessivo, e quindi anche lavori diversi da quelli inclusi nel superbonus 110%.