Il Superbonus è destinato a cambiare nuovamente volto e potrebbe tornare ad essere appetibile per molte famiglie. Una proposta di legge potrebbe mettere nuovamente mano alla misura e potrebbe portare all’istituzione di una nuova detrazione al 100%. Questa volta, però, la misura non sarebbe rivolta a tutti i contribuenti.
Grazie al Superbonus 100% le famiglie italiane avrebbero la possibilità di adeguarsi ai parametri europei per i consumi energetici degli edifici a cui il nostro paese si dovrà adeguare entro il 2030.
Superbonus 100%, le novità in arrivo
Il Superbonus, come molti nostri lettori ben sapranno, terminerà nel 2024. Il governo guidato da Giorgia Meloni sembra intenzionato a voler mettere mano agli incentivi per la ristrutturazione energetica e sismica degli immobili. I tecnici dell’esecutivo starebbero lavorando su un piano di misure da inserire all’interno della prossima Legge di Bilancio, che prevederebbero dei contributi per un’aliquota del 60%. questi contributi verranno restituiti ai contribuenti attraverso dei veri e propri sgravi fiscali.
Allo studio ci sarebbe anche un limite massimo di spesa, oltre al quale non sarebbe possibile richiedere gli sgravi fiscali: al momento l’importo massimo sembrerebbe essere stato fissato a 100.000 euro.
Il governo avrebbe quindi allo studio la possibilità di reintrodurre il Superbonus, anche se solo al 100%. Maggiori dettagli sulla nuova legge, che per il momento è solo una proposta della Lega presentata in commissione Finanze alla Camera, arriveranno solo in secondo momento. A condizionarla saranno principalmente le risorse a disposizione del Governo. Tra le ipotesi che si starebbero facendo strada in questo momento, vi è quella relativa una detrazione pari al 100%, che permetterebbe di riuscire ad ottenere la restituzione di quasi tutta la cifra spesa, un po’ come accadeva con il Superbonus 110%. Questa volta, però, l’agevolazione sarebbe strettamente connessa con i parametri Isee. Al Superbonus 100% sembra che possano accedere solo le famiglie con un reddito inferiore a 15.000 euro.
Sicuramente uno dei punti più interessanti della nuova proposta prevede che, rispettando tutti i requisiti, la detrazione potrà essere fruita nella dichiarazione dei redditi o attraverso la cessione del credito o con lo sconto in fattura. Queste ultime due soluzioni servirebbero per superare l’incapienza che, necessariamente ci si andrebbe incontro, dato che la misura è prevista unicamente per i nuclei familiari con un Isee basso. Nel caso in cui, invece, si volesse portare la misura in detrazione nella dichiarazione dei redditi, è possibile recuperare le somme in dieci quote annuali di uguale importo.
Incentivi necessari per adeguarsi all’Ue
In estrema sintesi il Governo italiano avrebbe allo studio una serie di incentivi per sostenere le famiglie che devono adeguare i propri immobili alla nuova normativa europea sui consumi energetici delle case, che è in fase di approvazione. Ricordiamo, infatti, che entro il 2030 l’Unione europea pretende che gli edifici più inquinanti vengano ristrutturati e resi più efficienti, in modo da riuscire a ridurre i consumi.
Secondo alcune stime nel nostro paese ci dovrebbero essere almeno 7,7 milioni di edifici che dovranno mettersi in regola con le nuove disposizioni Ue. Queste stime, è importante sottolinearlo, non tengono conto della classificazione energetica italiana e di quella, che per il momento non è ancora definitiva, che verrà utilizzata dall’Unione europea.