Economia

Superbonus 110%, il governo mette in conto la proroga al 2023

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La Nota di aggiornamento al documento programmatico del governo (Nadef) ha delineato la proroga al 2023 per il Superbonus al 11o%, che rientrerà tra le misure della prossima Legge di Bilancio 2022. Il rinnovo della misura, volta al rinnovo del patrimonio edilizio italiano, era già stata proposta nei mesi scorsi in relazione al recovery plan.

I dettagli sulle modalità della proroga ancora non sono noti. Nella premessa della Nadef il rinnovo del Superbonus viene prefigurato nel seguente passaggio:

“Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di svariate misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si interverrà sugli ammortizzatori sociali e sull’alleggerimento del carico fiscale. L’assegno unico universale per i figli verrà messo a regime”.

La proroga al 2023 andrebbe incontro a quelle che nelle settimane scorse erano state le richieste dell’Associazione nazionale costruttori edili:

“Per consentire al Superbonus 110% di essere pienamente efficace, occorre necessariamente prevedere un provvedimento di proroga immediata dello strumento, almeno fino al 2023”, aveva sostenuto il Centro Studi dell’Ance su Edilizia Flash lo scorso agosto, aggiungendo che “in caso contrario, a breve cominceranno a bloccarsi le nuove iniziative perché non si potrà garantire, in alcun modo, la conclusione degli interventi”.

Al 1° luglio 2021, risultano 24.503 interventi legati al Superbonus, in aumento del 32% rispetto alla rilevazione Enea-Mise dello scorso 3 giugno, per un ammontare corrispondente a quasi 3,5 miliardi di euro, in aumento del 39,7% rispetto alla precedente rilevazione.