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Superyacht: Italia leader mondiale con una quota di mercato del 54% 

Da Jeff Bezos a Bill Gates passando per Bernard Arnault, i miliardari amano l’Italia e sono tutti ormeggiati nelle acque tra Olbia e Porto Cervo, in Sardegna. Imbarcazioni imponenti che solcano il mediterraneo e il cui valore complessivo è di 425 milioni di dollari.

Oltre alla Sardegna, a La Spezia è presente lo yacht Musashi di Larry Ellison di Oracle, quarto al mondo con 179 miliardi di patrimonio, e a Positano lo yacht Launchpad di Mark Zuckenberg di Meta, quinto al mondo con 175 miliardi di dollari.

Quanto valgono gli Superyacht

Miliardari che si muovono solo con super yatch. Il mercato globale della nautica difatti continua a crescere e, nell’ultimo anno disponibile, è arrivato a toccare quota 33 miliardi, di cui oltre 25 miliardi solo per i superyacht. Trend in espansione anche per la cantieristica nautica italiana che, con un giro d’affari da 4,4 miliardi di euro, registra un +20% rispetto all’anno precedente.
È questa la fotografia del mercato globale della nautica che emerge dallo studio di Confindustria Nautica e Deloitte The state of the art of the global yachting market” secondo cui anche in Italia una quota significativa, pari al 70%, è generata dai cantieri attivi nella produzione dei superyacht, su cui l’Italia è leader mondiale indiscusso con una quota di mercato pari al 54% in termini di volume e al 31% in termini di valore del portafoglio ordini.

Superyacht italiani primi al mondo

 Il valore di produzione della cantieristica nautica italiana vale nel 2022 circa 4,4 miliardi di euro, con un +20% rispetto all’anno precedente. Il 70% è generato da cantieri attivi anche nella produzione di superyacht.

Rispetto al mercato globale, i cantieri navali italiani sono principalmente concentrati sulla produzione e vendita di imbarcazioni entrobordo (91% vs 52%), registrando un tasso composto di crescita annuale del 15,6% nel periodo 2017-2022. Significativo anche il dato sull’export: quasi il 90% della produzione nazionale è destinata a mercati internazionali.

Inoltre, si legge nel report, il settore della nautica da diporto italiano continua a essere molto frammentato, con un’alta presenza di produttori di piccole e medie dimensioni. Il 90% degli operatori generano il 17% della produzione nazionale, mentre i top 10 rappresentano l’83% del settore.

Infine, nell’ambito dei superyacht la cantieristica nautica italiana è leader mondiale con una quota di mercato pari al 54% in termini di volume e al 31% in termini di valore del portafoglio ordini. Inoltre, la cantieristica nautica italiana è la seconda industria mondiale con una quota di mercato pari a quasi il 15% della produzione nautica internazionale – in crescita di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente – quota che raggiunge il 25% circa nel segmento delle imbarcazioni entrobordo.

Infine, è prevista una crescita nel mercato nautico retail globale (new build) pari al +8%, per poi normalizzarsi nel triennio successivo con un tasso composto di crescita annuale attesa del 6% tra il 2024 e il 2026. I grandi yacht saranno il principale driver di crescita del mercato, mentre si prevede un rallentamento del segmento craft boats. La vela continuerà il suo trend evolutivo con un ritmo di crescita intorno al +3/+5%.