Il Good Country Index, che ogni anno valuta 163 Paesi sulla base di dati ricavati dall’Onu e dalla Banca Mondiale, ha stabilito che il primato come nazione più virtuosa in termini di welfare e benessere globale spetta alla Svezia.
I sette macroambiti in cui gli stati sono valutati, come spiega il creatore dell’indice Simon Anholt, sono scienza e tecnologia, ambiente, cultura, ordine mondiale, prosperità ed uguaglianza, pace e sicurezza internazionale e salute e benessere. Salute e benessere e prosperità ed uguaglianza, per l’esattezza, sono risultate le due categorie in cui la Svezia primeggia maggiormente.
Sotto questi punti di vista, ad esempio, lo stato svedese offre un congedo parentale tra i più generosi al mondo prevedendo 480 giorni per i neogenitori, di cui 90 riservati ai soli papà. Eccelle meno, invece, nei settori di sicurezza, pace e ordine mondiale.
Le performance in queste sette aree vedono la Gran Bretagna piazzarsi al quarto posto e la Francia all’ottavo, solo sedicesima l’Italia con gli Stati Uniti che si piazzano addirittura ventunesimi.
Fanalino di coda la Libia, preceduta dalla Guinea Equatoriale, dalla Mauritania, dalla Repubblica Centrafricana e dall’Iraq.
La Germania, invece, che si piazza al sesto posto, presenta dei dati discordanti: da segnalare infatti l’incremento del 33% dei senzatetto e quello del 26% inerente alle richieste di tedeschi che ricorrono a parenti ed amici per avere un posto dove dormire, come segnalato dal giornalista Cesare Sacchetti dal suo profilo Twitter.
Dati, questi, che trovano conferma in merito ai dubbi relativi alle politiche sociali attuate dalla locomotiva d’Europa, dove si registra un anomalo andamento nel rapporto tra PIL e tasso di povertà che crescono di pari passo, come si può vedere dal grafico sottostante.