La moneta digitale più famosa e comprata al mondo si spacca in due. La nuova proposta si chiama di Bitcoin cash. Ed è il risultato di anni di lotta interna tra gli sviluppatori del Bitcoin, alcuni dei quali, delusi dal limiti della regina delle valute digitali, hanno optato per la scissione, dando vita alla nuova valuta. Una valuta definita come il vero ”contante elettronico peer-to-peer per internet”.
A lanciare la nuova criptomoneta è la piattaforma Bitcoincash.org. Il processo di aggiornamento software, iniziato a fine luglio, dovrebbe concludersi a novembre. ”Chi è in possesso di Bitcoin avrà automaticamente Bitcoin Cash”, avvisano sul sito. Fino al momento della ”scissione”, la storia della transazioni dell’una sarà uguale a quella della criptomoneta nuova.
Tra le critiche avanzate al sistema Bitcoin, il problema di taglia. Il sistema può processare soltanto fino a 1 megabyte di transazioni ogni 10 minuti. Con l’aumento delle transazioni, questo crea rallentamenti nell’approvazione dei vari movimenti. La nuova criptomoneta che disporrà di blocchi molto più grandi (8 megabyte).
Un esempio per tutti. Come spiega un articolo di La Stampa:
Ora, se si ha fretta, si può aumentare la commissione che viene pagata ai minatori – coloro che mettono il potere computazionale nel network – per velocizzare un pagamento. Diversamente, tocca aspettare anche delle ore prima di sapere che l’operazione è andata a buon fine. Immaginiamo, dunque, di pagare qualcosa alla cassa di un negozio che accetti bitcoin e dover attendere un tempo lungo e imprecisato, affinché la transazione sia confermata dai nodi della rete. Non esattamente funzionale. Insomma, il sistema, a causa del suo stesso successo, stava diventando poco sostenibile, penalizzando soprattutto i micro-pagamenti, che da sempre sono una delle comodità di bitcoin.
Ma il Bitcoin Cash sta già creando confusione sui mercati e le sue prospettive sono incerte. Il suo futuro dipenderà dal supporto che riesce a conquistare da parte degli sviluppatori. Con gli sviluppatori della criptovaluta (i cosiddetti “minatori”) che hanno intrapreso ormai strade diverse. Secondo gli schermi di CoinDesk, il prezzo del Bitcoin è in calo del 4% in area 2.749 dollari dopo aver toccato nella notte i minimi di seduta a quota $2.680,85.