NEW YORK (WSI) – Nonostante i passi in avanti, la Svizzera resta campione di “opacità finanziaria”. E’ quanto emerge dall’ultima classifica stilata dalla rete di organizzazioni non governative Tax Justice Network (TJN).
Secondo TJN, la Svizzera alimenta un reticolato di paradisi fiscali a livello mondiale e il segreto bancario è “lungi dall’essere morto”. Nella classifica, dopo la Svizzera seguono a ruota Hong Kong, Stati Uniti, Singapore, Isole Cayman, Libano e Germania. Questi otto Paesi figuravano già nei primi otto ranghi nel 2013, anche se in un altro ordine.
Per esempio, gli USA erano al sesto posto: in quest’ultimo caso, il balzo in avanti è spiegato in parte dal rifiuto da parte di Washington di aderire allo scambio automatico delle informazioni secondo i criteri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Criteri ai quali, la Svizzera, si adeguerà a partire dal 2018.
La “top ten” dei campioni dell'”opacità finanziaria” è completata da Bahrein e Dubai.
Tax Justice Network è nata in occasione del Forum sociale mondiale di Porto Alegre (Brasile) del 2003, e ha già pubblicato l’indice di opacità nel 2009, nel 2011 e nel 2013.
Fonte: Bloomberg