(9Colonne) – Berna, 5 mar – Gli ispettori del Fondo Monetario Internazionale hanno concluso oggi la loro missione in Svizzera, iniziata il 24 febbraio. Le prognosi del Fmi confermano la buona situazione dell’economia elvetica. Dopo un picco di crescita nel 2006, il Fmi si attende per il 2007 un’ulteriore crescita di circa il 2 per cento. Tra le raccomandazioni una delle principali riguarda la politica monetaria, “che dovrà essere particolarmente attenta e flessibile”. Da un lato, il tasso d’inflazione dovrebbe rimanere contenuto a causa della pressione che la concorrenza internazionale esercita sui costi. Dall’altro, la debolezza del franco svizzero rispetto all’euro è dovuta a vari sviluppi sul piano internazionale, ad esempio all’importanza attualmente piuttosto ridotta del franco quale rifugio sicuro e ai cosiddetti carry trades (arbitraggio sui tassi in differenti valute). Dato che questi sviluppi potrebbero tuttavia essere di natura transitoria, “occorre – ammoniscono gli ispettori – essere cauti”. Nel quadro di una valutazione complementare del Financial Sector Assessment Program (FSAP), negli ultimi 12 mesi il Fmi ha effettuato un esame approfondito del settore finanziario elvetico. Esso “denota un’elevata capacità produttiva e dispone di principio di robuste strutture di sorveglianza. Dalla valutazione complementare del FSAP è emerso un sistema finanziario solido con buone prospettive per il futuro. I rischi più importanti sono esterni e direttamente legati a una probabile crescita della volatilità”.