ZURIGO (WSI) – La Banca centrale svizzera ha deciso di mantenere invariati al -0,75% i tassi sui depositi. La mossa era largamente attesa dai mercati.
Significa che la banca centrale chiederà alle banche di pagare lo 0,75% per parcheggiare depositi presso l’istituto SNB.
Gli analisti ora si chiedono come si muoverà il franco sui mercati valutari. Il 15 maggio la banca ha improvvisamente e inaspettatamente eliminato il peg che legava moneta unica e divisa elvetica in area 1,20. La misura ha portato a un rafforzamento del franco, che si è portato anche sulla parità, e a una corsa alle filiali bancarie per cambiare franchi in euro. C’è anche chi ha parlato di “uscita dall’euro” da parte della Svizzera.
La SNB dice che il franco è chiaramente ancora sopravvalutato. Da parte sua Credit Suisse sostiene che le cose non cambieranno e che la divisa rimarrà sulla parità sul medio termine. Lo ha detto Bob Parker, asset manager dell’istituto di credito elvetico.
Le manovre di politica monetaria delle autorità in Svizzera nel tempo impediranno al franco di essere così forte, secondo lo strategist intervenuto ai microfoni di Bloomberg stamattina. Ovviamente dipenderà anche dall’andamento di crescita e inflazione.
Al momento un euro viene scambiato a 1,0464 franchi svizzeri (in rialzo del +0,1%).
La decisione e le stime non piaceranno molto al gruppo esportatori elvetici, i più colpiti dalla forza del franco svizzero.
A dicembre dell’anno scorso la SNB ha introdotto la politica di tassi negativi sui depositi bancari presso l’istituto centrale. L’obiettivo era ed è di cecare di mantenere la soglia di 1,2 franchi per un euro dopo le turbolenze che hanno alimentato la domanda per i beni rifugio e messo in crisi le politiche sui tassi di cambio del paese.
(DaC)