GINEVRA (WSI) – La Svizzera sta attraversando un momento difficile e vivrà un breve periodo di deflazione dopo l’improvviso abbandono del floor che teneva legato il franco all’euro. Tanto che la banca centrale potrebbe adottare nuove misure eterodosse.
A dirlo è uno dei membri del board della banca nazionale elvetica, il quale riconosce gli effetti negativi che la decisione presa in gennaio dall’istituto di politica monetaria sta avendo sull’economia svizzera, una roccaforte che solitamente viene considerata un rifugio sicuro in tempi di crisi in Europa.
Pur precisando che il calo dei prezzi al consumo sarà solo temporaneo, Fritz Zurbrugg, uno dei tre membri permanenti del consiglio direttivo della SNB, ammette l’impatto deleterio di quella che alcuni analisti hanno definito “l’uscita dall’area euro” della Svizzera.
I bond svizzeri a 15 anni sono passati temporaneamente in territorio negativo dopo la decisione choc del 15 gennaio. I titoli a 10 anni rendono meno dello zero percento.
Sui mercati dei cambi il franco ha fatto un balzo senza precedenti rispetto alla moneta unica dopo l’annuncio a sopresa di due mesi e mezzo fa. Alcuni broker tra cui FXCM hanno rischiato di chiudere i battenti come conseguenza delle perdite subite sul valutario e in molti hanno chiesto la ‘testa’ del presidente della Swiss National Bank Thomas Jordan.
Il peg era stato fissato a 1,20. La discesa sui livelli di parità ha reso le esportazioni e le vacanze in Svizzera più care rispetto agli altri paesi dell’area euro. Dopo essere anche sceso sotto la parità nei giorni immediatamente successivi alla decisione della banca centrale, ora un euro vale 1,05.
“Quest’anno il franco forte avrà un effetto negativo notevole sull’attività economica in Svizzera”, un paese pieno di gruppi esportatori. “L’indice di inflazione CPI scenderà in territorio negativo”, ha preventivato Zurbrugg.
Un altro membro del board, Dewet Moses, ha detto che la banca centrale ha a disposizione “altri strumenti” per raggiungere la stabilità desiderata. I prelievi di depositi bancari per via dei tassi di interessi negativi e la volatilità sul Forex stanno ponendo seri problemi a una delle economie considerate più sicure del pianeta.
Fonte: Financial Times
(DaC)