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Approvato dagli azionisti l’aumento di capitale per 3,5 miliardi. Rinviato al 25 gennaio il processo per la corruzione milionaria in Algeria che vede coinvolta Saipem e diversi ex dirigenti

Saipem si avvia all’aumento di capitale per 3,5 miliardi di euro, entro il primo trimestre dell’anno prossimo. A dirlo è l’amministratore delegato della società controllata da Eni, Stefano Cao, a margine della Saipem International Chair al Politecnico di Milano. L’assemblea degli azionisti, tenuta a votare sull’operazione, si riunirà domani.Cao non ha aggiunto dettagli più precisi sull’eventuale ingresso

Ricapitalizzazione da 3,5 miliardi di euro e nuove linee di credito per 3,2 miliardi per la società di servizi petroliferi.

Il risultato trimestrale negativo e lo spauracchio di una ricapitalizzazione stanno pesando fortemente sull’andamento in Borsa dei titoli Rcs. Dopo essere stato sospeso in ribasso in seguito a un bilancio pessimo in avvio (-8%), è stato in un secondo momento riammesso in asta di volatilità. Al momento cede l’1,9% a 0,6745 euro.I primi nove mesi

FSI rivelerà il 12,5% del capitale del gruppo di servizi petroliferi dall’Eni. Prezzo per azione non inferiore a 7,4 euro. Perdita netta: 800 milioni.

Da Unicredit sono “sereni” malgrado collocamento di un bond a tassi junk. Senza mire proprietarie Intesa. A temere il peggio sono piccoli azionisti.

Pericoli di class action, mentre il Dipartimento di Giustizia americano prepara le imputazioni penali. Ma gruppo guadagna quasi il 6% in Borsa.

Così Giovanni Berneschi, l’ex presidente di Banca Carige, in tribunale con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e riciclaggio: “Se devo buttare i soldi, li butto dalla finestra”.

“Pazientate per la ripresa del valore delle nostre azioni”. Mentre Veneto Banca si prepara ad aumento capitale fino a 1 miliardo di euro.

Il problema principale è che non c’è la fila alla porta del Monte.