austerity pagina 40
Il governo tedesco si dice “fortemente preoccupato” per una possibile vittoria della coalizione PdL-Lega. Il liberale Guido Westerwelle, ministro degli Esteri, invita gli elettori a scegliere un europeista per l’Italia. Monti: “Una camera all’opposizione e una donna al Colle”.
Su ordine dei creditori il governo sta privatizzando le aziende chiave del paese per ridurre il debito. Oltre a distruggere l’occupazione, questa politica rischia di compromettere la sua indipendenza.
Raggiunto Santo Graal dell’austeritĂ , il surplus primario, ma a quale costo? A pagare sono stati i cittadini onesti. Syriza non ci sta. Cipro: il salvataggio dovrĂ essere approvato dal parlamento tedesco, il Bundestag.
L’allarme di Caritas: quasi un terzo dei bambini in Grecia, Irlanda, Portogallo, Italia e Spagna sono stati spinti sull’orlo della povertĂ a causa delle misure di austeritĂ assunte per ridurre il debito pubblico. La generazione perduta non e’ solo una.
L’ingiustizia è stata l’imposizione di un’unica moneta a due differenti economie: quelle centrali e forti e quelle dei Paesi deboli e periferici, come Italia e Spagna. Indebitamento italiano? Non è il vero problema, anche perchè è possibile una sua cancellazione. Opinione di Paolo Becchi e Loretta Napoleoni.
Tesoro: incassati 23,7 miliardi, 4 solo per la prima casa. Interessati 25,8 milioni di contribuenti. Per gli alberghi costata 80% in piĂą rispetto all’Ici. A rischio chiusura centinaia se non migliaia di hotel.
Nel 2012 chiuse oltre 104 mila imprese in Italia, un rialzo del 2,2% rispetto al 2011. Picco toccato dai fallimenti supera del 64% il valore del 2008. Imprenditori in ginocchio. Leggi tutti i dati di Cerved.
La casa automobilistica francese paga cara l’eccessiva dipendenza dai mercati europei. Perdita netta per 5 miliardi contro l’attivo dell’anno precedente. Rosso di bilancio da 3 miliardi, liquiditĂ ko.
Mentre prende il via la due giorni dell’Eurogruppo, la prima presieduta dall’olandese Jeroen Dijsselbloem, emerge in tutta la sua forza il danno inflitto dalle misure di austerita’ imposte nelle nazioni piu’ indebitate dell’area euro. Previsto il calo trimestrale piu’ intenso della produttivita’ in quasi quattro anni.
I mercati sottovalutano i rischi creditizi che corrono sia gli stati sovrani, sia le banche. Basterebbe guardare i livelli del debito governativo e del settore finanziario non privato. Solo in periodi di guerra erano piu’ elevati (Foto: il chief economist Willem Buiter).