austerity pagina 42
Costera’ 2 miliardi in piu’ delle vecchie Tarsu e Tia: rialzo del 29% per le famiglie. Assurdo: negli ultimi 5 anni produzione rifiuti urbani diminuita del 5% e incidenza raccolta differenziata aumentata +30,5%.
I governi hanno sbagliato i conti. Pareggio di bilancio come obbligo costituzionale, votato anche da Lega e Idv; patto fiscale europeo che ci obbliga a dimezzare il debito della metĂ in 20 anni: non sono piu’ economicamente e socialmente sostenibili, vanno revocati. L’opinione di Giorgio Cremaschi
Cosa farĂ a questo punto Sergio Marchionne (nella foto), ad di Fiat? Davvero ci si può fidare del suo “Non chiuderemo altri impianti”? Ormai è chiaro che il Lingotto non parla piĂą italiano.
Passare alla nuova Lira avrebbe conseguenza devastanti sul paese. Un terzo del nostro debito e’ in mano a investitori esteri. Stampare denaro illimitato e’ la peggiore arma di distruzione di massa delle nazioni. L’Argentina ne e’ la prova. L’intervento contrarian di Eugenio Benetazzo, saggista indipendente.
E’ il settore della spesa pubblica che subisce meno tagli e riceve piĂą fondi. Previsto budget di 935 milioni, ma solo nei primi nove mesi dell’anno. Due miliardi ai sottomarini. Eventuali risorse risparmiate dalla riforma Di Paola impiegate per l’acquisto di nuovi armamenti.
Nei primi 11 mesi del 2012 calo del 2,9% rispetto al 2011, la riduzione piu’ elevata di sempre. Famiglie percepiscono peggioramento delle condizioni economiche. Fiducia imprese ai minimi.
Panoramica a 360 gradi sulle possibilitĂ applicative della nuova imposta. Per avere un quadro operativo entro il quale potersi muovere per non farsi trovare impreparati. Analisi di Paolo CardenĂ
Lo studio del Fondo monetario internazionale, che è anche membro di quella Troika che ha messo in ginocchio la Grecia con le sue richieste di politiche “lacrime e sangue”. E che dunque non manca di fare precisazioni.
L’imposta sulla casa crea povertĂ , “da modificare in senso piĂą progressivo” per un effetto redistributivo, si legge nel Rapporto dell’Unione Europea per il 2012 su occupazione e sviluppi sociali.
Pesante attacco a Mario Draghi (sempre invece elogiato dai media di regime) dal premio Nobel per l’Economia, sul quotidiano tedesco Handelsblatt. “Se la Bce – con il fiscal compact – continua a fare delle politiche di austeritĂ la precondizione per le operazioni di finanziamento, questo si tradurrĂ in un aggravamento delle condizioni del paziente”. E per questo l’Europa continua a rappresentare il principale fattore di rischio per l’economia mondiale.