Boris Johnson pagina 11
Il Presidents Club Charity Dinner nasconde dietro un’asta di beneficenza un party dove 130 ragazze assunte come hostess sono state molestate
Il governo britannico non esclude la possibilità di lanciare un “attacco preventivo” contro la Corea del Nord. Lo ha comunicato il Segretario di Stato britannico Boris Johnson, aggiungendo che l’opzione militare “deve teoricamente rimanere sul tavolo” quando si discute della minaccia nucleare che rappresenta il paese asiatico diplomaticamente ed economicamente isolato.
Pyongyang sarebbe impegnata nella produzione di armi biologiche con le quali colpire truppe nemiche. Londra non esclude un attacco preventivo.
Mentre a Bruxelles David Davis, il segretario britannico incaricato di gestire gli accordi post divorzio del Regno Unito con l’Unione Europea, e le autorità europee hanno ripreso i colloqui sulla Brexit la sterlina scivola sul Forex. La valuta britannica scende dai massimi di 10 mesi toccati la settimana scorsa, con i trader della City che
Senza un accordo sui 3 nodi fondamentali, i colloqui con il Regno Unito non possono procedere oltre, ha detto il capo negoziatore Ue per la Brexit
Con una vittoria di misura del 52% al termine di un Referendum popolare del giugno 2016,  il Regno Unito decise per la Brexit, cioè l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea.Alla contrarietà degli scozzesi ovvero alla iniziale e sostanziale incertezza dell’operazione nel suo complesso, oggi si aggiungono ulteriori malumori delle gente comune, che comincia a meglio
Secondo i media non c’è dubbio: il riferimento è agli eventi della Seconda Guerra Mondiale e al castello tedesco che venne trasformato in un campo di prigionia delle SS.
Si sono deteriorati, forse irrimediabilmente, i rapporti con il segretario degli Esteri Boris Johnson e con il ministro della Brexit David Davis.
Boris Johnson prima, con le minacce all’Italia sullo stop agli acquisti di prosecco, e David Davis poi, svelano i piani del Regno Unito nei negoziati che partono l’anno prossimo.
Secondo il ministro degli esteri inglese, la libera circolazione delle persone, uno dei baluardi dell’Unione, sarebbe una finzione.