Bundesbank pagina 12
Spiegato come mai i lingotti detenuti nei forzieri della Fed sono diminuiti nel 2014. Dietro non c’è la Bundesbank, ma la De Nederlandsche Bank.
All’origine dei ritardi difficoltĂ diplomatiche. Fed teme per stabilitĂ prezzi. Impressione è che referendum su ritorno di 1.500 tonnellate in Svizzera non passerĂ .
“Sappiamo che ci sono rischi, dobbiamo essere pronti”. E: “non ci sono coalizioni, non esiste divisione tra Nord e Sud: per nulla”.
Tassi resteranno fermi. Se Draghi non vara QE, Eurozona in trappola deflazione. Ma in caso contrario spingerebbe capo Bundesbank alle dimissioni.
Rapporti con la Bundesbank sono irreparabilmente compromessi. “Dovremo combattere” per tenere tedeschi nel board, ha detto un membro del consiglio.
No anche al deprezzamento dell’euro. Alla fine “ci sarebbero solo perdenti”. Stark: misure Bce? “Un atto di disperazione”.
Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, nel board Bce, contro l’italiano. Critiche feroci dei tedeschi sull’ultimo atto per salvare l’euro (tassi a zero e acquisto titoli). In Italia, tutti ad applaudire.
Nel bollettino mensile, la banca centrale tedesca pessimista sulle prospettive economiche della Germania alla luce delle tensioni geopolitiche (foto: Jens Weidmann)
Bollettino: attivitĂ settore costruzioni scesa tra aprile e giugno. Invece Fmi alza stime Pil 2014 a +1,9% anche se vede rischi geopolitici.
Senza precedenti la lotta in Germania sul futuro di euro ed Europa. “BCE sta creando una nuova bolla”.